All’Istituto Canossiane è il via vai di persone. E’ venuta a mancare in questi giorni una persona che della carità aveva fatto il suo motivo interiore. Entrano, molti contriti, tanti non trattengono il pianto. Una comunità allargata intorno alla figura di madre Teresina Longarato, visto il suo precedente soggiorno in diversi istituti, prima di Bedizzole.
Le quattro sorelle, Aurora, Lucia, Maria e Antonietta, le danno con gli altri l’estremo saluto, e attorno a sé trovano, oltre alla famiglia canossiana, questo quasi pellegrinaggio di persone. E’ il frutto della sua amorevole cura, o attenzione, o semplicemente l’avevano conosciuta e sono venute ad augurarle buon viaggio: vengono da Gardone, San Benedetto, Nuvolento, tutti luoghi nei quali madre Teresina è stata nel suo precedente servizio.
L’omonima madre Teresina, ex insegnante e ora alle Canossiane di viale Libertà, ha condiviso un piccolo ricordo della sorella scomparsa:
«Era una persona meravigliosa, molto molto accogliente. Un carattere bellissimo, sempre protesa verso l’aiuto agli altri. Moltissimi la ricordano oggi, ma la venivano a trovare anche quando era ancora in vita. Anche dopo gli 80 anni, ancora andava ad aiutare dappertutto, in cucina, nell’orto, con gli anziani e con i malati. Aveva una speciale capacità di intendere dove servisse il suo aiuto. Non pensava mai a se stessa, e aveva imparato come rendersi utile in modi diversi. Diciamo, era un po’ una tuttofare.
Io non la conosco da molto, prima ero a San Martino, lei è qui da sette anni… Ma avevamo il nostro momento, la sera, per via di questa passione comune del dipingere. La sera fino alle 11 stavamo lì a dipingere insieme. Ma aveva molti doni, ricamava anche, sapeva suonare l’armonica a bocca… E si è spenta via, così. Non so cosa dire, mi coglie impreparata. Amava molto gli animali, la natura… Era proprio una persona di Dio, che non ho mai sentito una volta alzare la voce, con nessuno».