DA RICCHI... A EROI CORAGGIOSI

DA RICCHI... A EROI CORAGGIOSI
Pubblicato:
Aggiornato:

di Francesco AMODEI

Nell’immaginario comune si verifica spesso l’associazione del termine commerciante alla parola ricchezza. C’è, in quasi tutti, la convinzione che possedere un negozio, o un’azienda, o comunque svolgere una professione in proprio, porti senza mezzi termini a far soldi.

E forse era realmente così fino agli anni Ottanta. Ma poi è arrivata la crisi, quella che morde e che fa male, anche se le partite Iva sono nella morsa non tanto dell’impoverimento generale dell’Occidente quanto della pressione fiscale che le sottopone a un prelievo forzato dei loro ricavi che oggi supera il 60%. Un difetto di «fabbrica» del nostro ordinamento statale e fiscale che non è ancora giunto alla maturazione di un concetto che deve porre industria e commercio al primo posto, essendo loro il motore di un Paese.

E questo per tanti motivi: perché muovono il denaro, perché producono posti di lavoro, perché accendono le anime delle nostre città colorando i centri con le loro vetrine e le periferie con i loro insediamenti industriali. Ma tutto ciò è in forte declino e non è azzardato affermare che in questo momento gli eroi del nostro tempo sono quelli che resistono. Che non abbassano le serrande e non spengono le luci delle vetrine dei loro negozi; che non licenziano i loro dipendenti, che non riducono produzioni e attività, ma soprattutto che accettano la sfida del mercato. Battaglia sempre più dura, con lo straniero, soprattutto dell’Est e d’Oriente, in grado oggi di riproporre anche le nostre più antiche tradizioni, ma offrendo il proprio prodotto, poche volte di vera qualità, a prezzi stracciati.

Perché accettare la sfida del mercato, che tradotto in parole semplici significa dipendere da chi acquista o non acquista la tua merce, non è roba da poco, o per principianti e «bambini». E’ un po’ come se noi fossimo arrivati qui a Montichiari un anno fa col nostro giornale e avessimo inondato la città di carta offrendo gratuitamente il nostro prodotto, regalandolo nei bar e nei negozi e gonfiando le cassette della posta delle famiglie. Sarebbe stato troppo facile, e furbo, presentarci nella veste di giornalino (free press) per evitare la sfida in edicola, come invece fanno tanti... dimenticandolo.

Ci sentiamo quindi piccoli eroi del Terzo Millennio anche noi, che ogni venerdì affrontiamo il mercato con grande serenità e coraggio.


Seguici sui nostri canali