Sanità

Da Regione Lombardia ben 9 milioni e mezzo di euro per l’ospedale di Manerbio

Sinergia con il Comune di Manerbio e tutti i protagonisti dell’Ambito 9, il Direttore Generale di Asst del Garda Roberta Chiesa: "Siamo una squadra, al contrario non avremmo fatto nulla"

Da Regione Lombardia ben 9 milioni e mezzo di euro per l’ospedale di Manerbio
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Da Regione Lombardia ben 9 milioni e mezzo di euro per l’ospedale di Manerbio: il finanziamento sarà la prima tranche di un ambizioso progetto di valorizzazione strutturale del nosocomio.

Finanziamento da 9 milioni e mezzo di euro

La bella notizia è stata resa nota martedì, in una conferenza stampa dedicata. Dal programma regionale straordinario investimenti in sanità determinazioni conseguenti alla deliberazione di Giunta regionale 3720 del 2024 e allo stanziamento contributi del primo provvedimento: concesso un finanziamento di 9milioni e mezzo di euro alla Asst del Garda che saranno destinati alla ristrutturazione e all’ampliamento di parte del nosocomio manerbiese. Il Direttore Generale di Asst del Garda Roberta Chiesa, durante l’incontro con il personale sanitario e i giornalisti, ha sottolineato l’importanza del progetto e dell’ottenimento dei fondi per questa fase iniziale, ritenuta assolutamente prioritaria, per vivere i reparti quotidianamente in modo più funzionale per chi lavora in ospedale e all’insegna del comfort per i pazienti in essi ricoverati.

"E’ un momento molto importante poiché grazie a una squadra che ci ha creduto, su circa 24milioni di euro stanziati nel nostro territorio, ben 9 e mezzo di questi sono stati destinati al progetto che interessa l’ospedale manerbiese - ha spiegato la DG Chiesa - Il coinvolgimento dei primari dell’ospedale è fondamentale: vogliamo infatti siano al corrente di quanto sta accadendo non solo in questa fase in iniziale, ma con aggiornamenti tempestivi passo dopo passo: dall’ottenimento di questa prima tranche di finanziamento, che speriamo non sia l’unica, e via via delle altre due a seguire. Un doveroso e sentito grazie va alla Giunta regionale per l’attenzione che ci è stata riservata, per la buona riuscita e l’ottenimento di tale finanziamento. Un altrettanto sentito grazie va alla squadra dell’Asst Garda in cordata con le istituzioni e le realtà del territorio della Bassa Bresciana, per il supporto e il lavoro svolto".

La presentazione e candidatura del progetto nasce da alcuni solleciti sollevati da alcuni primari alla Direzione che con la dottoressa Chiesa hanno trovato ascolto e accoglimento.

"Questa istanza nasce da alcuni primari, quali Bussi, Farfaglia e la dottoressa Marinello, e sono inerenti i corpi di fabbrica in cui insistono i loro reparti divenuti fulcro di questo progetto. Le loro osservazioni sono state prese in considerazione e, grazie all’ufficio tecnico interno alla nostra Asst, sono state prese in carico. A metà novembre le abbiamo inserite in un progetto di riqualificazione diviso in tre tranche. L’attuale che stiamo presentando, una seconda da poco meno di 4 milioni di euro e un’ultima di circa 900mila euro - ha approfondito la dottoressa Chiesa - Un passo fondamentale per i pazienti che vedranno migliorare il loro comfort in ospedale, migliorare il rispetto della propria privacy all’interno degli spazi e un miglioramento degli stessi a favore anche di chi lavora all’interno dei reparti stessi. In questa prima fase si porterà un ampliamento anche dei posti letto della Chirurgia che in fase Covid erano stati ridotti e mai recuperati raggiungendo, una volta ultimato, i circa 38. Oltre alla sinergia con Comune di Manerbio e altri attori del territorio locale, sono stati presi in considerazione anche i dati relativi a servizi e alle produzioni del nostro presidio ospedaliero così come quelli della “customer satisfaction”, che hanno aggiunto valore e qualità al progetto. Siamo una squadra, al contrario non avremmo fatto nulla".

Ospedale di Manerbio: un punto di riferimento per il territorio

Un presidio, quello bassaiolo, che necessita di queste modifiche anche per essere un valido riferimento territoriale locale e per zone come la Franciacorta e la vicina città di Cremona con la relativa provincia. Ora il primo passo sarà inviare il tutto alla direzione generale welfare, da lì in poi procedere secondo tempistiche ai passi successivi, non da meno la gara di appalto e all’avvio lavori.
Il sindaco manerbiese Paolo Vittorielli ha sottolineato il grande valore della sinergia.

"Si è lavorato bene sin da subito, il dialogo tra gli attori coinvolti è stato costruttivo. Mesi fa ci si è seduti a un tavolo e abbiamo valutato le criticità; grazie ad Asst Garda si è arrivati alla presentazione del progetto. Grazie a Regione Lombardia, alla Giunta, ai nostri rappresentanti per l’impulso concreto siamo arrivati a questo risultato - ha concluso il primo cittadino - Manerbio è considerato centro d’importanza, un ospedale a cui i cittadini del territorio tengono molto. Passo dopo passo ecco che cerchiamo di non deluderne le aspettative e di essere sempre più all'avanguardia. Ora è necessario un tempo tecnico, grazie per tutti i rappresentanti delle istituzioni locali per aver scelto e contribuito a far qualcosa di così importante".

Entusiasta Maria Carlotta Bragadina Presidente dell'Assemblea dei Sindaci di Ambito 9.

"Finalmente è arrivato il Direttore Generale che ha accolto le esigenze del territorio. Manerbio è un punto di riferimento sanitario, serviva qualcuno che ci credesse e desse voce a queste necessità. La parte politica è importante ma nulla sarebbe diventato un progetto concreto se fosse mancata la volontà di chi dirige la struttura - riferendosi alla dottoressa Chiesa, Bragadina ha poi sottolineato - A Manerbio vengono erogati servizi sempre più di qualità e l’ottenimento di questo contributo lo conferma. La storia della Bassa testimonia come l’ospedale manerbiese sia un posto di particolare prestigio questo grazie ai primari che lo hanno reso tale, le strutture senza le persone sarebbero nulla".

Il progetto

L’ingegnere di Asst del Garda Matteo Marcotti ha spiegato nel dettaglio che ad essere interessati dai lavori, in questa prima fase, saranno i piani quarto e quinti per reparti di Chirurgia, Medicina e ristrutturazione ali est e ovest, piani quarto e quinto per reparti Chirurgia - Oculistica - Medicina, a completamento interventi previsti nel quarto e settimo atto integrativo dell’Accordo di Programma quadro di edilizia sanitaria.

"L’intervento che interessa i reparti di Chirurgia, Medicina ed Oculistica e prevede sia un ampliamento tramite sopralzo di due piani del corpo di fabbrica, oggi edificato fino al terzo piano, che ospita Ortopedia, Utic ed Elettrofisiologia e Patologia Neonatale che la ristrutturazione dei contigui due piani (quarto e quinto) della struttura esistente denominata Corpo B - ha delucidato l’ingegnere Marcotti - La ristrutturazione del piano quarto e quinto del Corpo di Fabbrica B prevede una nuova ridefinizione degli spazi chirurgici, sia di Chirurgia Generale che di Week Surgery, nonché delle attività ambulatoriali di pertinenza oculistica. Contestualmente si prevede una riqualificazione dell’intero quarto piano del Corpo di Fabbrica B e del cursore di collegamento con l’edificio denominato Corpo di Fabbrica D, permettendo così la realizzazione di circa 38 posti letto complessivi da assegnare alla Chirurgia Generale e Week Surgery, nonché di spazi ambulatoriali come ad esempio stomizzati, manometria anorettale, diagnostica ecocolordoppler e studi medici. Il progetto di ristrutturazione sopra indicato prevede anche lo spostamento delle attività ambulatoriali dell’Uoc Oculistica dal quinto al quarto piano, nell’ala precedentemente occupata dalla Chirurgia Generale, anche con spazi dedicati all’attività pre e post interventistica Bic (facoemulsificazione di cataratta)".

Altri aspetti previsti dal progetto saranno

"l’intervento di ristrutturazione e ampliamento del piano quinto Corpo di Fabbrica B, che prevede anche una riassegnazione di spazi per le attività Amministrative attualmente presenti sempre al quinto piano del Corpo di Fabbrica B, tale piano, con contestuale ampliamento mediante sopralzo della porzione di immobile realizzato nel 2010, verrebbe completamente adibito ad area di degenza dell’Uoc Medicina Generale - ha continuato - Con tale ristrutturazione il processo assistenziale di area medica in quanto non più frammentato e disperso in plurimi bracci, consentendo anche di gestire il paziente nel rispetto della privacy e del fine vita. La realizzazione poi di stanze a degenza singola (di cui almeno una con possibilità di pressione negativa) permetterebbe una gestione più appropriata delle multi-resistenze di cui spesso i pazienti, in particolare quelli provenienti da strutture socio-sanitarie, risultano portatori".

A concludere è stata la dottoressa Emanuela Marinello, Dirigente Responsabile di Struttura Complessa per Asst del Garda.

"Cercheremo di ottimizzare i tempi per raggiungere quanto prima una necessaria dignità della cura, rispettando misure e distanze all’interno dei reparti sia per comfort che per privacy di pazienti e operatori sanitari - ha commentato - Non dimenticandoci che oltre ai reparti anche gli atri necessitano di essere adeguati con attenzione, rispettando le nuove esigenze e soprattutto anche la più che prioritaria messa in sicurezza degli stessi nelle parti di apertura verso l’esterno (finestre e simili) per una maggior tutela dei pazienti e degli utenti".

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