Da Montichiari a Las Vegas per Pizza Expo
Da Montichiari a Las Vegas per un Expo Internazionale dedicato alla pizza: Maurizio Zaja della pizzeria «LaTorretta» rappresenterà con altri tre colleghi (Carmine Barletta, Alfonso Iovieno e Davide Costabile) Brescia e Montichiari in particolare in uno degli eventi dedicati alla pizza più importanti a livello mondiale. Lo abbiamo incontrato per capire le sue emozioni rispetto a questa grande esperienza.
Come nasce il progetto Pizza Expo al Las vegas Convention Center che si terrà dal 27 al 30 marzo?
«Siamo una squadra bresciana di dieci pizzaioli che si chiama “Pac”, pizzaioli artigiani confederati e come gruppo abbiamo avuto il contatto con Las Vegas perchè siamo srguiti dal “Mulino Pivetti”, un mulino ferrarese che nel 2015 ha avuto una menzione di eccellenza per la coltivazione di prodotti in campi controllati dalla semina al raccolto per avere la garanzia di una farina di massima qualità, italiana al cento per cento».
Come avete organizzato il viaggio?
«Partiamo domenica 26 marzo da Malpensa, scalo a New York e poi Las Vegas. Appena arrivati a Las Vegas prepareremo subito gli impasti perchè dovremo garantire una lievitazione tra le 36 e 72 ore. Poi io parteciperò con la pizza classica e con la pizza senza glutine».
Che premi ci saranno per i migliori?
«La partecipazione a una manifestazione così prestigiosa è già un premio oltre l’orgoglio di essere presenti per essere rappresentanti dell’Italia e per quanto mi riguarda di rappresentare Montichiari. In caso di vittoria ovviamente l’esposizione mediatica a livello mondiale diventa davvero importante».
E’ la prima volta che partecipa a un evento internazionale?
«Ho fatto per due volte il Mondiale a Parma ma è la prima volta che vado all’estero».
Lei a Las Vegas concorrerà anche per la miglior pizza senza glutine.
Quali sono le differenze tra la pizza classica e quella senza glutine?
«Le differenze sono tante per quanto riguarda gli ingredienti e la preparazione. Nella mia pizzeria ho un fornetto speciale che utilizzo solo per cuocere la pizza senza glutine e ovviamente l’impasto che preparo è fatto con farine selezionate. E’ una pizza molto digeribile, il sapore è leggermente diverso dalla pizza classica ma anche alla vista è una pizza normalissima. Oltre ad essere senza glutine la mia pizza è anche senza ingredienti che contengono lattosio».
Tra chi può mangiare tranquillamente la pizza classica c’è qualcuno che per curiosità è passato a quella senza glutine?
«Ho parecchi clienti che me la chiedono e ne rimangono sempre soddisfatti».
I pizzaioli italiani sono veramente i più bravi del mondo?
«Direi proprio di sì. Ho avuto la fortuna di partecipare ad un evento benefico che si è tenuto a Sorrento nella pizzeria di Antonino Esposito e lì ho visto davvero i maestri della pizza italiani. Anche nel bresciano abbiamo pizzaioli pluripremiati a livello mondiale».
A Las Vegas come verranno giudicate le pizze?
«Forma e aspetto saranno importanti, la fragranza del bordo per alcuni giudici è importante, le miscele di farine utilizzate, la digeribilità e ovviamente il gusto».
Quanta fantasia potete usare nella scelta degli ingredienti?
«Siamo completamente liberi nella preparazione della pizza classica, ci sono regole ferree da rispettare solo per la preparazione della pizza napoletana».
Durante la sua carriera quali sono gli abbinamenti più strani che ha visto su una pizza?
«A Riva del Garda ho una pizza con gamberoni e tacchino saltato in padella che è diventata una pizza gourmet».
E lei che ingredienti particolari ha usato?
«Ho usato il pesto alla canapa, è un prodotto nuovo che impasto con altri ingredienti. E’ una ricetta che non userò a Las Vegas ma quasi sicuramente al campionato mondiale di Parma dall’8 al 10 maggio».
Tanti impegni ma anche tante soddisfazioni...
«Sono occasioni in cui riesco ad apprendere sempre qualcosa di nuovo guardando gli altri colleghi che lavorano. E’ questo per me l’aspetto più importante di queste esperienze. Ho bisogno e voglia di imparare sempre qualcosa di nuovo».
A Las Vegas troverà anche un po’ di tempo per divertirsi?
«Probabilmente sì».
Alberto Boldrini