Da Chiari a Roma per consegnare al Papa la sua versione a maglia
Le "ginette" sono andate a Roma in nome del piccolo Nicolas Rubagotti ed è tornata a galla una "vecchia" storia piena di significato.
E’ una storia che torna indietro nel tempo, ma che, a distanza di anni, ha confermato le stesse emozioni. Da Chiari, mercoledì scorso, 16 persone hanno partecipato all'udienza con Papa Francesco in Vaticano, a Roma.
Da Chiari a Roma per consegnare al Papa la sua versione a maglia
Le "ginette", 16 donne unite dalla passione per la maglia che si ritrovano nel negozio di Eleonora Goffi (Casacope Creazioni) hanno deciso di vivere un’esperienza insieme e andare in udienza da Papa Francesco. Uno l’obiettivo principale: consegnare il Santo Padre realizzato a mano da Eleonora appositamente per l’occasione. Per raccontare l’esperienza in Capitale, però, è necessario tornare indietro nel tempo e, soprattutto, citare il piccolo Nicolas Rubagotti, scomparso nel 2014 a soli sei anni a causa della malattia.
Il racconto dell'esperienza
A raccontare l'esperienza è stata la "ginetta" Francesca Vezzoli che è tornata indietro nel tempo e ha ripercorso una "vecchia" vicenda.
Pochi mesi prima della scomparsa di Nicolas, sua mamma Fabiana e il papà Agostino mi aveva dato una lettera e la sua maglietta di Superman da far toccare al Papa affinché potesse posare la sua mano sul piccolo. La lettera era stata consegnata a un servitore del Santo Padre mentre la maglia l’avevo portata con me alla mia prima udienza, ma nel caos il Pontefice non l’aveva solo toccata, l’aveva tenuta tra i doni consegnati in quell’occasione. Ero davvero triste. Ne parlai con uno steward, davvero gentilissimo e accadde una specie di miracolo: lui riuscì a restituirmi la maglietta che tornò a casa con me e che, per qualche tempo prima della sua scomparsa, era riuscita a dare un po’ di sollievo a Nicolas.
Ben 8 anni dopo, ricordando questa bellissima esperienza, Francesca ha organizzato un nuovo viaggio a Roma per partecipare all’udienza con le sue "ginette".
L’organizzazione è stata dettagliatissima:
Ho fatto richiesta a maggio. Ho mandato una mail e sono stati gentilissimi. Non c’erano ancora le date di settembre, ma dalla segreteria mi hanno dato tutte informazioni necessarie e io ho potuto prenotare per il 28 settembre. Io, Eleonora, le altre e il nostro piccolo Papa realizzato a mano siamo partite in treno nella giornata di martedì, abbiamo alloggiato dalle suore, fatto un bellissimo giro per la città e cenato dai preti. Abbiamo camminato tantissimo (circa 30 chilometri) ed è stato davvero bello, ma il momento più emozionante è stato senza dubbio quello dell’udienza.
Il team al femminile, infatti, non soltanto è riuscito a consegnare il dono, ma ne ha anche ricevuto uno, anzi due, da portare a casa.
Nonostante la folla, ho riconosciuto lo steward che mi aveva restituito la maglia di Nicolas. Tutte insieme abbiamo iniziato a chiamarlo così che ci ha raggiunte. Non ricordava benissimo il fatto, ma gli ho mostrato una foto e ha collegato quanto accaduto nel 2014. Si è poi allontanato e noi abbiamo partecipato all’udienza. Alla fine, però, è tornato e ci ha donato due rosari del Papa. E’ stato davvero emozionante. Una bellissima esperienza. Sono certa che Nicolas ci è stato vicino e che il tutto è avvenuto anche grazie a lui.
Una nuova avventura
Ma non è finita qui: il viaggio a Roma è stato solo l’inizio. C’è già una nuova meta nel cuore delle "ginette", lo ha spiegato Eleonora Goffi.
Abbiamo ricevuto la chiamata per Medjugorje. Nei luoghi più impensabili abbiamo trovato delle bellissime rose rosse. All’inizio non ce lo siamo dette, ma poi parlandone ci siamo accorte che è stato un pensiero comune.