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Da Boscaiolo a imprenditore: in un libro l’esempio di Eligio Maestri

Il volume curato dal professor Giovanni Quaresmini ed edito dalla Compagnia della Stampa Massetti Rodella Editori, racconta la storia dello storico fondatore della Sacma

Da Boscaiolo a imprenditore: in un libro l’esempio di Eligio Maestri
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La storia di un uomo che è partito da zero e ha costruito una grande azienda mettendoci spirito di sacrificio, forza di volontà e tanto instancabile lavoro. Sabato mattina nella sala consigliare di Palazzo Bargnani Dandolo è stato presentato il libro «Eligio Maestri, da boscaiolo a imprenditore», curato dal professor Giovanni Quaresmini ed edito dalla Compagnia della Stampa Massetti Rodella Editori.

In un libro l’esempio di Eligio Maestri

Presenti, oltre al 94enne originario di Caino e trapiantato ad Adro, i figli Gabriele e Marco, il sindaco Paolo Rosa e il vicesindaco ed europarlamentare Oscar Lancini.

«Il libro è il racconto di un uomo di una volta – ha esordito Rosa, ringraziando i colleghi primi cittadini di Caino e Travagliato in sala – Di quando c’erano pochi formalismi e si faceva tanto. La storia inizia quando Eligio era piccolo e prosegue raccontando come, con spirito lungimirante, ha avviato la sua impresa, partendo dal garage di casa e poi allargandosi: è stata una fortuna che abbia trovato ad Adro questo sfogo. Ormai l’azienda è giunta alla terza generazione, il clima è sereno, si lavora in armonia. Ringrazio i figli Gabriele e Marco per questa idea, il riconoscimento dei figli al padre ma anche alla madre (dietro a un grande uomo c’è sempre una grande donna). Qui abbiamo i sani principi di una persona che è riuscita a trasmettere l’integrità del lavoro. Nell’ultimo ventennio con la Sacma c’è sempre stata una proficua collaborazione e questo ha contribuito al benessere della nostra comunità».

"La sua testimonianza è esemplificativa di una generazione"

Quaresmini, che è stato dirigente scolastico per molti anni, ha sottolineato che l’esempio di Eligio e della sua famiglia è molto bello. «Ha fatto tantissimi sacrifici, ma ha avuto la fortuna di incontrare Mirella, una presenza discreta e fondamentale – ha evidenziato – La sua concezione di vita è basata sull’onestà, lavoro e fatica. La sua testimonianza è esemplificativa di una generazione: l’infanzia segnata dalla povertà, la scuola fino alla quarta elementare, il lavoro fin da bambini».

Non sono mancati tanti aneddoti, come quella volta che Eligio venne convocato in caserma dai carabinieri e lui pensò subito al peggio: invece, dovevano annunciargli che era stato insignito della benemerenza di Cavaliere del lavoro. «Sono onorato di avere fatto questo lavoro, la biografia di Eligio, che è bisnonno, si unisce alla storia più generale e a quella di Adro», ha concluso Quaresmini, spiegando che il volume è arricchito anche da ricostruzioni fotografiche. Lo spaccato di un’epoca segnata dalle due Guerre, di un passato che ci appartiene anche se sembra lontano dalla quotidianità.

I ringraziamenti

Parole d’elogio sono arrivate anche dal vicesindaco Lancini: «Quando una persona si impegna, merita di essere valorizzata per la comunità stessa», ha sottolineato, ripercorrendo la storia dell’azienda e il contributo prezioso ad alcune opere, come l’oratorio. «La Sacma è cresciuta nel segno dell’onestà e guardando al prossimo – ha proseguito – Eligio è partito dal niente e ha costruito una realtà eccellente nel suo settore, ed è stato capace di tramandare i valori ai figli. E’ un esempio di vita di cui dobbiamo essere fieri».

Il figlio Gabriele, visibilmente emozionato, ha ringraziato tutti per un’opera accolta con gioia da tutta la famiglia Maestri. Il sindaco ha consegnato a Eligio, che nonostante gli 89 anni di lavoro (ha iniziato ad aiutare il padre a 5 anni) va ancora in azienda, una targa: «Ha il valore di un riconoscimento affettivo», ha precisato Rosa, leggendone la motivazione, ossia l’«esempio virtuoso di un boscaiolo imprenditore dall’alto profilo umano e sociale».

La mattinata si è conclusa con un rinfresco: un momento di festa per un uomo speciale e una famiglia che ha dato tanto alla comunità adrense.

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