Custode sociale: continua la polemica sul progetto di portinariato promosso dal Comune di Castegnato.
Continua la polemica sul custode sociale
05. Da una parte, il sindaco Gianluca Cominassi ha sottolineato la necessità di intervenire su una situazione abitativa particolare. L’idea è stata quindi di creare una figura tramite tra inquilini Aler e Comune. Dall’altra il consigliere di minoranza Emiliano Barbisoni ha evidenziato che le scelte dell’Amministrazione a riguardo sono state poco lungimiranti.
La necessità di una figura “educativa”
Ex cascina riqualificata da Aler, il nuovo quartiere di via Pianera comprendere 37 appartamenti. Molti degli inquilini sono persone affette da fragilità economiche e, soprattutto, sociali. “Il condominio è un ricettacolo di casi sociali e potrebbe diventare nascerne una situazione esplosiva – ha affermato il sindaco. “Abbiamo deciso di agire in un ottica di prevenzione, creando una figura tramite, una presenza formata che li “educhi”. Il custode li seguirà nella raccolta differenziata e li aiuterà a creare rapporti di buon vicinato. Inoltre farà anche da tramite per la riscossione degli affitti e delle morosità”.
Il problema l’ha creato il Comune
Di tutt’altro parere il consigliere Barbisoni, perplesso del fatto che l’Amministrazione utilizzerà soldi pubblici per risolvere una questione da lei stessa creata: il custode, infatti, prevede l’esborso di 10.000 euro (equamente ripartiti tra Aler e Comune). “Il condominio doveva essere un nuovo quartiere, invece è diventato una specie di ghetto ai confini del paese – ha chiosato il consigliere – Ora l’Amministrazione cerca di tamponare questa situazione utilizzando soldi del Comune”.