Cura il papà malato: bocciata alle medie, esclusa al liceo

Cura il papà malato: bocciata alle medie, esclusa al liceo
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Gli anni dell’adolescenza, si sa, sono i più delicati, quelli in cui si è chiamati a prendere decisioni fondamentali per il futuro ma anche quelli in cui le situazioni spiacevoli segnano i solchi più profondi, cicatrici che faticheranno a guarire del tutto.

Per questo l’istituzione scolastica è un punto di riferimento fondamentale nella vita di ogni adolescente e dovrebbe essere l’inizio di un cammino verso i sogni e le aspirazioni personali, nel quale gli insegnanti dovrebbero essere  responsabili della crescita culturale e umana degli studenti.

Non solo trasmettendo le nozioni previste dal programma didattico ma anche mostrando per primi la propria sensibilità.

Purtroppo ciò non sempre avviene come ci ha segnalato lamamma carpenedolese Sabrina Cerutti, che per circa un anno ha tentato di iscrivere la figlia Melissa al corso di grafica offerto dall’istituto «Bazoli – Polo» di Desenzano, ottenendo in cambio «solo porte in faccia e totale mancanza di umanità».

L'articolo completo sulla situazione della giovane Melissa è in edicola sul numero di Montichiari Week di oggi.


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