Pontoglio

Cresce la famiglia dei volontari del 118 di Pontoglio

I nuovi 21 membri dell’associazione hanno davvero «spaccato» e si sono fatti ben riconoscere anche nella prova finale.

Cresce la famiglia dei volontari del 118 di Pontoglio
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Non è stato facile organizzare il tutto nel pieno della pandemia e in mezzo ai turni di soccorso, ma l’impegno è stato massimo.

Cresce la famiglia dei volontari del 118 di Pontoglio

Volere è potere. La dimostrazione è concreta. E anche in piena pandemia, c’è chi non si è arreso e ha continuato a lavorare più che mai. A tendere una mano al prossimo.
Il gruppo Volontari 118 Pontoglio, nell’ultimo anno, non soltanto ha fatto turni estenuanti ed è stato in prima fila nella lotta al Coronavirus, ma ha anche terminato i corsi di formazione dei nuovi volontari. Da sabato, infatti, vanta di 21 soccorritori esecutori che sono già parte attiva dell’associazione, o meglio, di una grande famiglia.
«E’ stato un corso davvero significativo, quello che probabilmente, dato il momento in cui si è svolto, ha avuto anche il maggiore impatto emotivo - hanno spiegato gli istruttori - Inizialmente, già la scorsa estate, eravamo indecisi sulla realizzazione. Arrivavamo da un periodo estenuante di lavoro, da turni infiniti ed eravamo molto provati, fisicamente e mentalmente, ma ci siamo detti che avere dei volontari in più sarebbe stato utile e soprattutto che mettere la testa in qualcos’altro avrebbe potuto farci bene. E così è stato, anche se non è stato facile».

La preparazione e l’organizzazione, infatti, sono state curate nei minimi dettagli e anche soggette a diversi cambiamenti secondo l’evolversi della pandemia. Il corso, inizialmente, avrebbe dovuto svolgersi in alcune stanze messe a disposizione del Comune, ma dato il numero delle adesioni, si è poi chiesta ospitalità all’oratorio (e si è dovuto nuovamente stravolgere tutto).

«Abbiamo dovuto prestare attenzione ad ogni minima cosa, ai Dpi, al distanziamento e a tutte le regole di Areu - hanno aggiunto - Già a metà novembre, dopo la partenza di ottobre, siamo dovuti passare alla modalità online, nuova per tutti. La disponibilità e l’impegno sono stati massimi e nonostante il timore che non passassero determinati e importanti concetti o che non si facesse gruppo, così non è stato».
Una cinquantina sono stati i partecipanti alla prima fase, quella del trasporto sanitario: mentre una trentina si sono fermati dopo aver brillantemente superato il primo step, gli altri venti hanno proseguito per diventare soccorritori esecutivi.

«L’impegno di tutti è stato massimo e non possiamo che ringraziarli - hanno aggiunto - Hanno partecipato anche tre minorenni e vogliamo dire grazie ai genitori per questa opportunità. La seconda parte del corso è stata davvero impegnativa, la teoria era tanta e poi, divisi in gruppi di 4, secondo il regolamento, ci sono state tutte le prove pratiche stando attentissimi alle regole anti Covid. Come gruppo abbiamo investito sui Dpi e sui dispositivi di sanificazione degli ambienti e anche nelle situazioni difficili, nessuno ha mai mollato. Siamo davvero orgogliosi».

Gli esami si sono svolti prima al Civile (gli scritti) e poi al Palasport di Ospitaletto dove sono stati istruttori di altri gruppi a giudicare gli allievi.
«Ci hanno detto che abbiamo “spaccato” - hanno detto - E non potremmo essere più contenti di così. Nonostante le difficoltà abbiamo centrato l’obiettivo. I ragazzi stanno già prendendo spazio tra i turni dell’associazione. Nel periodo più triste e negativo, fortunatamente, è emerso il cuore di tante persone che si sono messe in gioco per gli altri».
Hanno curato il corso gli istruttori regionali Areu Maria Ferrari e Davide Raccagni insieme ai Pad Maria Elisa Bertoli e Debora Picciolo. Hanno partecipato anche i dottori Andrea Aricò e Gianluca Zanni mentre formatori interni sono stati Paolo Danesi, Nadia Festa, Silvia Mutti, Erika Minelli, Victoria Botezatu, Marco Cogliati e Camilla Colombini.

«Infine, ma non per importanza, volevamo ringraziare di cuore l’oratorio, in particolare il parroco don Giovanni Cominardi e il custode Vladimir Botezatu per averci sopportato in questi mesi - hanno concluso gli storici volontari - Grazie anche al Comune di Pontoglio, nelle persone del vicesindaco Alessandro Pozzi e del primo cittadino Alessandro Seghezzi per la fiducia in noi riposta e per aver dato il patrocinio al corso».
Insomma, una nuova era sta iniziando. E mentre i veterani, dopo un anno infernale, potranno tirare un sospiro di sollievo, le nuove leve stanno iniziando a prendere posto sul calendario dei turni. In bocca al lupo... e grazie!

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