Cosp Flero, niente distaccamento a Montirone. Deluso il sindaco: «A nulla sono serviti i lavori fatti»
La realtà del soccorso ha deciso di non ripristinare il servizio di assistenza e primo soccorso. Una decisione che ha lasciato stupiti e perplessi gli amministratori.
Dopo oltre due anni di attesa e continui tentativi di dialogo, l’Amministrazione comunale di Montirone prende atto con rammarico della decisione del Cosp Flero (Centro Operativo Soccorso Pubblico) di non ripristinare il servizio di assistenza e primo soccorso nel Comune di Montirone. Una decisione che ha lasciato stupiti e perplessi gli amministratori.
La delusione dell'Amministrazione
«Nonostante gli sforzi e l’impegno dell’Amministrazione comunale per venire incontro alle esigenze dell’associazione, abbiamo appreso che il Cosp non intende più attivare alcuna convenzione sul nostro territorio - ha spiegato il sindaco di Montirone, Filippo Spagnoli - La chiusura del Cosp Flero a fine 2021 era stata oggetto di strumentalizzazione da parte delle opposizioni, che avevano accusato l’Amministrazione neoeletta di non aver fatto abbastanza per salvaguardare il servizio. Tuttavia, è stato lo stesso Comune a intervenire tempestivamente, rispettando le richieste del Cosp per garantire il rinnovo dell’accreditamento con Areu».
Sulla struttura, che era la sede del Cosp, erano stati fatti anche dei lavori.
La struttura era stata adeguata
«Sono stati eseguiti importanti lavori strutturali: il raddoppiamento degli spazi a disposizione, la creazione dei servizi igienici necessari e lo spostamento della sede della Protezione Civile. Insomma, abbiamo fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità, e anche di più, per garantire la permanenza del Cosp a Montirone - ha proseguito Spagnoli - Abbiamo ereditato una situazione mai affrontata con serietà e ci siamo subito messi al lavoro per risolverla. Purtroppo, mentre noi facevamo passi concreti per salvare il servizio, c'era chi preferiva fomentare polemiche inutili, puntando il dito contro di noi senza alcuna base reale. Oggi, a distanza di due anni, è chiaro chi davvero voleva che questa realtà rimanesse a Montirone: solo l'Amministrazione comunale».
In una recente lettera inviata all’associazione, l’Amministrazione comunale ha chiesto chiarimenti definitivi sullo stato delle pratiche di accreditamento e sull’intenzione di riattivare il servizio.
La risposta del nuovo Presidente del Cosp Flero, Maria Lazzari, ha messo definitivamente fine alla questione: l'associazione ha confermato che non è possibile attivare alcun servizio dalla sede di Montirone, a causa della loro convenzione con Areu, che prevede l’operatività esclusiva dalla sede di Flero.
«Siamo già al lavoro per trovare alternative»
«Nonostante le nostre azioni concrete e ripetuti tentativi di contatto, il Cosp Flero ha preferito lasciare in sospeso la situazione, mantenendo attive le utenze senza fornire risposte chiare - ha aggiunto Spagnoli - Ora apprendiamo che, in realtà, non avevano mai l’intenzione di riattivare il servizio a Montirone. La delusione è grande, soprattutto perché siamo stati gli unici a voler con forza mantenere questa realtà operativa nel nostro Comune». L’Amministrazione comunale ora intende guardare al futuro e si impegna a cercare nuove realtà associative per incrementare i servizi socio-assistenziali sul territorio, o ad assegnare gli spazi inutilizzati ad altre associazioni locali che ne abbiano bisogno.
«È chiaro che non si è trattato di un problema amministrativo, ma di una volontà precisa dell’associazione di non proseguire l’attività a Montirone - ha aggiunto l’assessore al Welfare, Noemi Pegoiani - La nostra priorità rimane, come sempre, quella di garantire il miglior servizio possibile ai cittadini, e per questo siamo già al lavoro per trovare soluzioni alternative».