la testimonianza

Coronavirus, racconti dalla Poliambulanza: "Negli occhi dei medici c'è lo sconforto"

Il contagio sta rallentando, ma all'interno degli ospedali la lotta continua: una sfida difficile per medici e infermieri, che davanti a questo virus si sono scoperti impotenti.

Coronavirus, racconti dalla Poliambulanza: "Negli occhi dei medici c'è lo sconforto"
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In corsia sono gli eroi, i veri guerrieri nella lotta contro il Coronavirus. Bardati di guanti, camici e mascherine, i medici e gli infermieri ogni giorno corrono negli ospedali dimostrando coraggio, senso del dovere e professionalità. Sono gli eroi, sì, ma anche essere umani: e così negli occhi nascosti dalle protezioni, dietro la maschera del loro ruolo, si legge anche la paura e l’impotenza di fronte a un nemico che purtroppo ancora non si conosce. E che «nessuno si aspettava avrebbe colpito così forte».

Racconti dalla Poliambulanza

«Vedo tutti i giorni colleghi medici veramente provati, lacrime e sconforto assoluto per non riuscire ad aiutare i pazienti». A parlare è Anna (il nome è di fantasia, ndr), ausiliaria della Poliambulanza incaricata della sanificazione. Nessuno si è tirato indietro: dall’inizio dell’emergenza tutti lavorano alacremente, giorno e notte, per salvare anche solo una vita in più. Ma la prova è dura e il dolore, silenzioso, celato dietro le mascherine, c’è: si vede dagli occhi dei medici, stanchi e tristi , dagli sguardi delle persone ricoverate «che cercano in qualche modo un conforto che però tu non può dargli».

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