Non hanno camici, non sono medici o infermieri, ma in trincea ci sono anche loro. I commessi, i cassieri, i responsabili di negozio che ogni giorno lavorano su un altro «campo di battaglia», le corsie di alimentari e supermercati, per garantire forse l’unico rito concesso nell’emergenza Coronavirus: quello della spesa.
“Ogni giorno lavoriamo con la paura”
Gisella Cremaschini ogni giorno entra nel Margherita Conad di Bassano bresciano con la paura, non lo nasconde, ma anche con la consapevolezza che in questo «bisogna restare uniti, collaborare e superare insieme questa situazione». Mentre bar, ristoranti, centri commerciali e perfino le imprese non indispensabili hanno chiuso i battenti, le piccole e grandi realtà dell’alimentare sono rimaste aperte per continuare a fornire alle famiglie i beni di prima necessità di cui hanno bisogno: ma tra scontrini battuti, scaffali da rifornire, resti e servizio al banco il rischio, è innegabile, c’è. E a spaventare, in primis, sono i clienti che «ancora non hanno capito la gravità della situazione». L’articolo completo su Manerbioweek, Chiariweek, Montichiariweek e Gardaweek in edicola da venerdì 27 marzo.
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