Coronavirus e operatori sanitari: flash mob di “Siamo Tutti Ippocrate”
Dopo la manifestazione dei medici un proficuo incontro con la direzione.

Oggi è andato in scena un altro flash mob dei medici di “Siamo Tutti Ippocrate” davanti all'ospedale e poi si è tenuto un proficuo incontro con i rappresentanti della direzione ASST Spedali Civili.
"Ripensare radicalmente il nostro modo di operare"
"Il disagio degli operatori sanitari, derivante dagli 8 mesi di altissima pressione alla quale sono stati sottoposti a causa dell’emergenza Covid-19, è pienamente comprensibile e condiviso - si legge in una nota congiunta firmata da Asst Brescia e Siamo Tutti Ippocrate - Tale situazione di criticità si è inoltre innestata in una serie di pregresse carenze determinate da un generale sottofinanziamento del Sistema sanitario nazionale. La coesistenza di questi due fattori ci impone, come professionisti del settore, un radicale ripensamento del nostro operare che è innanzitutto organizzativo dove l’innovazione, non solo tecnologica, è la chiave di volta per fornire ai cittadini un servizio universalista di alta qualità ed efficienza. A questo deve necessariamente affiancarsi l’impegno per un costante miglioramento della qualità delle condizioni di lavoro degli operatori sanitari, nei suoi aspetti tecnologici, organizzativi e umani".
Lombardo: "Abbiamo già fatto passi importanti"
“L’Azienda ha già intrapreso alcuni passi su questa strada - ha sottolineato il direttore generale, Massimo Lombardo - l’attivazione dei posti letto di Scala 4.0, il cui apparato tecnologico è pensato per garantire ai pazienti il miglior standard di cure, ma anche per semplificare e migliorare la qualità e le condizioni del lavoro degli operatori sanitari. Abbiamo, inoltre, avviato un processo strutturato e periodico di comunicazione interna per mantenere aggiornati tutti i dipendenti sulle principali attività della nostra organizzazione. Abbiamo, infine, definito con tempestività le linee di riorganizzazione dei reparti per affrontare la seconda ondata pandemica e le modalità della loro riconversione, con la volontà di dare sempre maggiore spazio all'ascolto e alla condivisione delle necessità e delle competenze degli operatori”.
All'insegna del dialogo
Insomma, la direzione ha voluto sottolineare il suo impegno per un dialogo con i professionisti che si impegnano quotidianamente per la salute dei cittadini e ha intrapreso un percorso finalizzato a trovare soluzioni condivise e volte a migliorare la qualità delle condizioni di lavoro di tutti gli operatori. In tal senso ha apprezzato che, "nel flashmob di questo venerdì del gruppo 'Siamo Tutti Ippocrate', per la prima volta i partecipanti abbiano mostrato una corrispondente volontà di apertura rivolgendosi idealmente verso l’edificio della direzione".
"Umanizzazione delle cure"
“Siamo Tutti Ippocrate' prende il nome da una buona pratica, spesso dimenticata: quella di presentarsi ai pazienti - ha spiegato una rappresentanza del gruppo di medici - Il primo gesto di umanizzazione delle cure. Il paziente e il suo benessere sono il nostro primo e principale interesse. Siamo un gruppo spontaneo di medici della sanità pubblica, indipendenti, guidati unicamente dall'etica della nostra Professione: espressione di un disagio a cui abbiamo scelto di rispondere come gruppo di protesta e prevalentemente di proposta. Queste istanze sono chiaramente condivise con le altre professioni sanitarie. Vogliamo essere politici nel senso più etimologico del termine: il nostro interesse è la comunità. Per questo il nostro spirito critico si rivolge al sottofinanziamento del Ssn, alla riduzione del personale medico, conseguenza del numero chiuso alla Facoltà di Medicina e alle Specializzazioni, alla sofferenza di tutti i professionisti sanitari e rifiutiamo l'equivalenza che lega la sanità pubblica allo spreco e affianca inevitabilmente la sanità privata al profitto e all'efficienza".
Un Ospedale Laboratorio
"Durante l'incontro sono stati discussi temi di portata locale, regionale e nazionale, affrontando le criticità che rappresentano il contesto nel quale operano da tempo I lavoratori della ASST - hanno commentato Direzione ASST Spedali Civili e “Siamo Tutti Ippocrate - Il terreno comune individuato è il progetto di un Ospedale Laboratorio in grado di sviluppare modelli organizzativi teorici, pratici e sostenibili per proporre nuovi modi di prendersi cura della Salute dei cittadini, che la Società di affida: il paziente. Questa collaborazione, centrata sul contenuto concreto dell'organizzazione delle cure ci permette di pensare in grande, di diventare un modello anche internazionale: non ci sono le mezze misure. La sinergia tra le infrastrutture, le risorse, la professionalità e la capacità di fare rete è il contesto e il presupposto per coltivare nuove idee, attraverso gruppi di lavoro mirati e multidisciplinari, con effetti concreti sulla qualità delle cure e sull'organizzazione del lavoro. Fare meglio, cambiando insieme".