Coronavirus e abusivismo: l'Amministrazione di Castegnato si schiera con i professionisti
In prima fila il sindaco, che ha espresso la propria vicinanza a chi lavora regolarmente e in questi mesi ha dovuto abbassare la serranda.
Coronavirus e abusivismo: l'Amministrazione di Castegnato si schiera con i professionisti. Il comunicato ufficiale del primo cittadino Gianluca Cominassi.
Coronavirus e abusivismo: l'Amministrazione di Castegnato si schiera con i professionisti
Il Comune di Castegnato vuole dare man forte ai professionisti e commercianti seri, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria.
L'Amministrazione si era già schierata in maniera esplicita, quando la titolare del salone "Versatyle" Vera Bondioli aveva chiesto di "denunciare" i lavoratori in nero.
Le parole del sindaco
"Siamo dalla parte delle persone oneste, che non approfittano di questo momento di emergenza e rispettano le prescrizioni governative" ha dichiarato il sindaco Gianluca Cominassi.
"Purtroppo è in atto, come forse da parecchio, il ricorso a professionisti in nero che oltre a non pagare le dovute tasse e contributi fiscali, in questo particolare momento rischiano di portare 'a spasso' il virus contagiando a destra a manca - ha proseguito Cominassi - Per questo fa propria la campagna delle associazioni di categoria di estetisti e parrucchieri".
"In questo caso, insomma, per i professionisti seri che hanno abbassato la serranda, il rischio è dunque doppio: niente incassi, rischiare che il giorno di apertura venga magari ulteriormente posticipato qualora il numero dei contagi riprendesse a salire" ha sottolineato il primo cittadino.
Ultima nota, sferrata con particolare decisione:"Come si sarebbero potuti sostenere i costi della sanità pubblica e degli stipendi del personale medico-infermieristico se non si fossero pagate le tasse?".
Molto da lavorare
"Qui si rientra in una brutta abitudine tutta italiana per cui è bene 'evitare di battere qualche scontrino' - ha provocato Cominassi - Tanto è una forma di legittima protesta. Insomma: c'è molto su cui lavorare".
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