lago d'iseo

Continuano senza sosta le ricerche di Chiara Lindl, dispersa nell'alto Sebino

La squadra dei Vigili del fuoco sta operando con Perseo, un Rov (veicolo a controllo remoto) dotato di un sonar ad alta definizione in grado di raggiungere profondità fino a seicento metri

Continuano senza sosta le ricerche di Chiara Lindl, dispersa nell'alto Sebino
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Continuano senza sosta le ricerche di Chiara Lindl, la turista di vent’anni inghiottita dalle acque del lago d’Iseo dall’1 settembre.

Continuano senza sosta le ricerche di Chiara Lindl, dispersa nell'alto Sebino

Dopo che i Volontari del Garda hanno scandagliato, senza successo, circa tre chilometri quadrati di fondali tra Pisogne, Castro e Toline, a proseguire le operazioni sono impegnati i Vigili del fuoco Sommozzatori di Milano. La speranza è quella di poter restituire la sua salma ai genitori e alla sorella, che si trovava con lei sul motoscafo al momento del drammatico incidente.

La squadra dei Vigili del fuoco sta operando con Perseo, un Rov (veicolo a controllo remoto) dotato di un sonar ad alta definizione in grado di raggiungere profondità fino a seicento metri. Da terra sono supportato dagli specialisti della Topografia applicata al soccorso.

Nonostante gli sforzi, però, l’area resta molto vasta. I Volontari del Garda, che nei giorni scorsi hanno lavorato con il supporto dei Sub di Monte Isola e del Gruppo Soccorso Sebino di Pisogne, hanno consegnato la mappa dei fondali già passati al setaccio ai Vigili del fuoco. In alcuni punti si erano riaccese le loro speranze, ma verificando con le telecamere del Rov avevano trovato solamente alberi e rami, che dalle dimensioni potevano far pensare a un corpo umano.

In questi giorni i Vigili del fuoco si stanno concentrando in particolar modo sullo specchio d’acqua di fronte alla Lucchini di Lovere, di fronte a Pisogne e alla foce del fiume Oglio, ma le ricerche sono ancora senza esito. Man mano che il tempo passa senza novità si fa sempre più largo il timore che per recuperare la salma di Chiara i tempi non saranno brevi. Salvo nuove direttive, però, le ricerche proseguiranno fino al ritrovamento del corpo, come confermato anche dal nuovo comandante dei Vigili del fuoco di Brescia, Luigi Giudice.

Tornati in Baviera, i genitori e la famiglia della giovane attendono risposte, sia dalla squadra impegnata sull’alto Sebino, che dagli accertamenti che sta portando avanti la Procura. Per l’incidente, infatti, risulta indagata una delle amiche che si trovava sul motoscafo quella sera. Si tratta della 23enne Carolina Knauff: per gli inquirenti sarebbe stata lei a prendere i comandi del natante e ad accelerare all’improvviso, facendo cadere in acqua Chiara.

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