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Consiglio Territoriale per l'Immigrazione: oltre 1.600 gli stranieri nei Centri di Accoglienza Straordinaria

Polichetti: “Il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione si conferma sede privilegiata per un proficuo confronto e per la condivisione di tematiche di rilievo comune, in un territorio particolarmente interessato dal fenomeno migratorio"

Consiglio Territoriale per l'Immigrazione: oltre 1.600 gli stranieri nei Centri di Accoglienza Straordinaria
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Consiglio Territoriale per l'Immigrazione: oltre 1.600 gli stranieri nei Centri di Accoglienza Straordinaria.

L'incontro del Consiglio Territoriale per l'Immigrazione in Prefettura

Ieri (giovedì 20 febbraio 2025) si è tenuto in Prefettura un incontro del Consiglio Territoriale per l'Immigrazione, organismo che riunisce le professionalità operanti in ambito migratorio e che ha il compito di analizzare le esigenze e promuovere gli interventi da adottare a livello locale.

Alla riunione, presieduta dal Prefetto di Brescia Andrea Polichetti, hanno partecipato il Questore Eugenio Spina, l’Assessore del Comune di Brescia Marco Fenaroli, il Direttore Generale degli Spedali Civili di Brescia Luigi Cajazzo, rappresentanti della Provincia, di Regione Lombardia, dell’Ispettorato Territoriale per il Lavoro, dell’INPS, dell’Agenzia delle Entrate, dell’Associazione Comuni Bresciani, di ATS Brescia, di Confindustria, il Segretario Generale Aggiunto CISL Paolo Reboni, il Segretario Generale UIL Mario Bailo, il Centro Migranti di Brescia, la Fondazione Opera Caritas, il Coordinamento provinciale SPRAR/SAI, la Croce Rossa e la Federazione delle Associazioni Bresciane Immigrazione (F.A.B.I). Ha preso parte all’incontro anche la professoressa Maddalena Colombo, direttrice del Centro di Iniziative e Ricerche sulle Migrazioni (CIRMiB) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia.

I numeri

In apertura, il Prefetto ha rappresentato l’attuale situazione del sistema di accoglienza dei cittadini richiedenti protezione internazionale presenti sul territorio: ad oggi, sono 1.697 gli stranieri accolti all’interno dei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS), che contano 130 strutture, tra appartamenti e centri collettivi, ubicate sul territorio di 45 comuni bresciani. Durante la riunione, sono state affrontate le tematiche relative alla cessazione dell’accoglienza straordinaria dei cittadini ucraini da parte della Protezione Civile, in seguito alla fine dello stato di emergenza a decorrere dal 31 dicembre scorso. La Prefettura, di conseguenza, ha inserito nelle strutture di propria competenza un primo nucleo di 14 ucraini, mentre un altro nucleo di 15 verrà accolto dal prossimo 1° luglio.

Decreto Flussi 2025

Sono state condivise anche le novità introdotte dal Decreto Flussi 2025, quali la sottoscrizione in via telematica del contratto di soggiorno e il termine di decadenza di sette giorni dal rilascio del nulla osta, entro il quale il datore di lavoro deve confermare la propria volontà di assumere il lavoratore, pena la chiusura automatica di tutta la procedura per rinuncia. Si tratta di innovazioni che mirano allo snellimento delle procedure e ad assicurare al lavoratore che al momento dell’ingresso in Italia vi sia effettivamente un datore che lo accoglie e lo supporta nel percorso di inserimento lavorativo.

Occupazione

Quanto all’inserimento lavorativo dei richiedenti protezione internazionale, aspetto fondamentale per favorire il processo di integrazione sociale ed economica, è stata illustrata la nuova opportunità offerta dalla piattaforma Welcome in one click creata dall’Alto Commissariato per le Nazioni Unite (UNHCR), nell’ambito del programma Welcome. Working for refugee integration. Si tratta di una piattaforma digitale volta a facilitare l’accesso alle opportunità di lavoro e di formazione professionale gratuita per i migranti. Il progetto è già stato presentato in Prefettura alle associazioni di categoria e ai gestori dei CAS, nel corso di due incontri alla presenza di UNHCR.

 

“Il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione” - ha detto il Prefetto Polichetti - “si conferma sede privilegiata per un proficuo confronto e per la condivisione di tematiche di rilievo comune, in un territorio particolarmente interessato dal fenomeno migratorio. Svolge una significativa funzione propulsiva e rappresenta una rete di attori istituzionali preziosa per elaborare miglioramenti qualitativi nell’accoglienza dei migranti”.

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