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Conflitto di interessi in casa di riposo: la presidente spinge per l'assunzione dell'ex sindaco
Alla Nodari sarebbe stato chiesto di assumere l’ex sindaco a partire dal 1 gennaio 2020 come impiegato amministrativo senza che ve ne fosse necessità
La voce era nell’aria da mesi, rincorsa e smentita durante la fine del mandato dell’ex sindaco Marika Legati.
In molti quelli che davano la sua assunzione alla casa di riposo del paese come «già scritta» alla fine del mandato, ma non è mancato il colpo di scena.
Richiesta di assunzione
La richiesta di assunzione proposta dalla presidente del Consiglio di Amministrazione della Casa di Riposo di Calcinato Silvana Damioli alla direttrice della struttura Mileva Nodari è stata respinta. Alla Nodari sarebbe stato chiesto di assumere l’ex sindaco a partire dal 1 gennaio 2020 come impiegato amministrativo senza che ve ne fosse necessità in quanto tale ulteriore figura non sarebbe prevista nella pianta organica della Fondazione.
Una mossa discussa
Una procedura ammessa ma discutibile, quella di bypassare il consiglio di amministrazione a cui si aggiunge però il fatto rilevante che la presidente Damioli è stata nominata in quel ruolo tre anni fa proprio dallo stesso sindaco Legati. Insomma, qualcuno potrebbe pensare che la presidente si sia trovata nella condizione di doversi sdebitare con chi l’aveva «scelta» nel ruolo del CdA. Ma non solo, la Damioli avrebbe proposto non solo il curriculum dell'ex sindaco ma anche avanzato proposte che non sarebbero di sua competenza, chiedendone l'assunzione a partire dalla data del 1 gennaio 2020.
L'attacco delle minoranze
La vicenda è parsa a molti come un trattamento privilegiato e tale modalità di azione avrebbe fatto scattare il diniego da parte della direttrice, sia per la richiesta non condivisa con il Consiglio di Amministrazione, convocato peraltro pochi giorni prima, sia per la mancata copertura finanziaria dell’ente che non sarebbe in grado di supportare il peso di un’assunzione, anche se part- time e soprattutto se non necessaria.
Una modalità che ha fatto scattare la reazione delle minoranze che, saputa la notizia, hanno provveduto a mettere in atto alcune azioni. Tra queste quella della satira politica, diffondendo nelle bacheche del paese una «finta» lettera a Babbo Natale che riguarderebbe il desiderio dell’ex sindaca.
Satira, la lettera delle minoranze Calcinato In Patto 2.0:
«Caro Babbo Natale, Sono quindici anni che mi dedico con passione al mio paese: per 5 anni ho fatto l’assessore e per 10 anni ho fatto il Sindaco.
Sai, in questo periodo, non sono sempre stata perfetta, ma chi lo è?
Hai ragione, di bugie ne ho raccontate, alcune soprattutto a maggio, e altre ne ho suggerite agli amici…
Anche sulle promesse, se tante ne ho fatte, un po’ meno ne ho mantenute: per esempio il Polo Scolastico proprio non mi è riuscito, il completamento del nuovo edificio Comunale non c’è ancora (eh tanto è costato e costerà..chissà chi lo finirà), anche il Cinema Marconi l’ho solo demolito (però le macerie le ho spostate eh) e a Calcinatello il nuovo depuratore, che avevo promesso nel 2012, ancora non c’è… eh lo so che gli odori ci sono. Qualcosa comunque ho fatto:le tasse ai miei cittadini le ho aumentate e il costo dell'acqua l'ho triplicato e sono diventata "il Sindaco dell'acqua".
Ora che non sono più Sindaco, però, mi sto impegnando tantissimo per migliorare e per trovare un lavoro.
Ecco, ti scrivo proprio per questo, perché tu potresti aiutarmi: che ne pensi di farmi diventare Direttrice della Casa di riposo? Mica subito…. Tipo per gennaio potrei diventare un’impiegata semplice, così imparo bene e poi sono proprio lì qualora dovesse servire… meglio avere le soluzioni in casa, piuttosto che chiamare un forestiero con esperienza!!!
Poi sai, è vicino a casa, è un posto sicuro e lo stipendio è MOOOLTO buono…
Caro Babbo, attendo fiduciosa.
Grazie Grazie Grazie
Ps: Se proprio non riuscissi tu, puoi passare questa letterina alla Befana?»
