Conferita la cittadinanza al Generale Rocca
L’iniziativa si è svolta durante l’ultimo Consiglio comunale grazie alla richiesta dei familiari accolta dall’Amministrazione

Una vita esemplare: il Generale Giuseppe Innocenzo Rocca, originario di Verolavecchia, si è sempre distinto per valore e impegno.
Le motivazione dell'Amministrazione
"Egli si è distinto per coraggio ed intraprendenza, ricevendo diversi encomi, e per valore militare durante il secondo conflitto mondiale. Brillò non soltanto nella carriera militare, ma anche in ambito civile, riportando importanti onorificenze della Repubblica Italiana. Il Comune di Verolavecchia è onorato di avergli dato i natali e di aver contribuito alla sua prima formazione",
queste le motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione di Verolavecchia guidata dal sindaco Maura Gualdi a conferire la cittadinanza onoraria al Generale Giuseppe Innocenzo Rocca.
L’iniziativa della famiglia
All’ordine del giorno nell’ultimo Consiglio comunale, svoltosi lo scorso 30 aprile, c’era un punto importante: il conferimento della cittadinanza onoraria al Generale Giuseppe Innocenzo Rocca. L’iniziativa è stata della famiglia, una famiglia molto numerosa che ha voluto ricordare in questo modo l’importanza della vita e della formazione del generale e quanto, sebbene abbia trascorso lontano da Verolavecchia l’intera esistenza, sia stato importante il legame con il paese natale, mai dimenticato, ma portato sempre nel cuore.
"I sottoscritti figli e nipoti del Generale Giuseppe Innocenzo Rocca, nato a Verolavecchia il 24 dicembre 1914 e morto a Parma il 7 luglio 2004 rivolgono al sindaco Maura Gualdi e al Consiglio Comunale la presente richiesta, tesa ad ottenere la cittadinanza onoraria post mortem del congiunto Generale Giuseppe Innocenzo Rocca. Egli si è distinto per coraggio ed intraprendenza, ricevendo diversi encomi, e per valore militare durante il secondo conflitto mondiale. Brillò non soltanto nella carriera militare al servizio dello Stato italiano, ma anche in ambito civile, riportando importanti onorificenze della Repubblica. Le sue origini e legami familiari furono e sono in Verolavecchia, a cui ebbe uno speciale attaccamento, anche se il suo senso di dovere, sopratutto nella difesa della patria, lo portarono al fronte ed anche oltre confine",
questa la lettera a firma dei figli Marta, vedova Campioli e Andrea, con la moglie Paola Parenti, con i nipoti Paolo e Barbara Campioli, Matteo Rocca, Claudia e Giuseppe Andreoletti, Piercarlo Rocca e Martina Rocca, Antonio e Adriana Fappani.
La biografia del Generale Rocca
Una vita ricca, in cui i tratti distintivi sono impegno e valore civico. Il Generale Rocca ha condotto un’esistenza esemplare sempre votata ai più alti valori: nato a Verolavecchia nel 1914 consegue il diploma magistrale e abilitazione all’insegnamento nel 1936, l’anno successivo è ammesso come aspirante allievo all’Accedemia di Modena e nel 1938 nominato Allievo ufficiale di completamento, lo stesso anno viene assegnato al 77esimo Reggimento di Fanteria divisione Aqui, presta giuramento e diventa Sottotenente, quindi viene assegnato, sempre lo stesso anno, al 17esimo Reggimento di fanteria divisione Aqui. Nel 1940 viene portato a Valona in Albania, ferito in combattimento nella zona di Himara Grecia riceve il Distintivo d’onore. Nel 1941 viene portato a Cefalonia, Grecia, nel 1942 vince il concorso straordinario per il servizio in amministrazione dell’esercito e torna in Italia, nello stesso anno sbarca a Spalato e acquisisce il grado di Tenente. Nel 1943 si sposa con Maria Fappani, nel 1945 è assegnato al distretto militare di Cremona come Ufficiale di amministrazione, nel 1948 è assegnato al distretto militare di Piacenza come Ufficiale di amministrazione, un anno più tardi riceve la Croce al merito di guerra per la partecipazione alle operazioni durante il periodo bellico dal 1940 al 1943 con determinazione del comando militare territoriale di Bologna. Nel 1952 è promosso a Capitano, quindi frequenta i corsi superiori di amministrazione presso la Scuola di amministrazione e commissariato di Maddaloni (CE) e consegue l’equivalente di una laurea in Economia e commercio. Nel 1960 è decorato della Croce d’Oro per anzianità di servizio militare del 7° Comando militare territoriale della regione Tosco emiliana di Firenze; l’anno seguente è trasferito al 10° Deposito misto di Parma come direttore dei conti, nel 1963 è promosso a Maggiore, in seguito trasferito alla Legione dei Carabinieri di Parma quale vice relatore, dopo due anni è promosso a Tenente Colonnello e Cavaliere dell’Ordine «al Merito della Repubblica italiana». Nel 1970 è trasferito al 7° Comando militare territoriale della Regione Tosco Emiliana direzione di amministrazione di Firenze come Capo sezione, lo stesso anno riceve un encomio solenne tributatogli dal Comando regionale Legione dei Carabinieri di Parma per meriti professionali. Nel 1972 è trasferito al 10° Deposito misto di Parma, l’anno seguente riceve l’encomio dal Comandante regionale di zona Generale di brigata Vittorio Casazza come relatore del deposito misto e Comandante di Caserma , nel 1973 è promosso Colonnello e nel 1974 è arrivato il meritato congedo, ma questo non gli ha impedito di essere promosso a Generale di amministrazione e, nonostante la pensione, è stato per più di vent’anni segretario dell’associazione Anupsa (associazione nazionale ufficiali provenienti dal servizio attivo) fino al 2003.