Un gesto di solidarietà e d’amore verso chi, ogni giorno, si prende cura dei piccoli donando sorrisi, giochi, carezze nelle corsie di un ospedale. Alessandro Piacentini, operaio calvisanese alla Vaia Car, nel giugno dello scorso anno ha dovuto affrontare l’operazione della figlia Ofelia di soli due anni che, nata prematura e a causa di una malformazione congenita al cuore, non aveva alternative. Un intervento chirurgico di dieci ore all’Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo e 15 giorni di ricovero avrebbero potuto segnare chiunque, ma Ofelia è stata circondata dall’affetto non solo del papà, della mamma Maria Elena e del fratellino, ma anche dai volontari di due realtà, gli Amici della Pediatria e l’Orizzonte di Lorenzo, entrambe attive nel nosocomio orobico dove si occupano di tenere allegre le giornate dei piccoli.
Le parole di Alessandro Piacentini
«Il loro impegno, la loro passione, l’entusiasmo che hanno messo per rendere più serena la degenza di mia figlia ci hanno indotto a ricambiare questi loro gesti», dichiara Piacentini. Ed è nata così la prima edizione della Calvisius Gravel, manifestazione ciclistica che ha avuto luogo il 6 settembre con oltre 100 partecipanti su due percorsi da 60 e da 100 chilometri. «È stata una giornata indimenticabile all’insegna dello sport, della solidarietà e della condivisione – spiega Piacentini – un evento che ha saputo unire passione e beneficenza permettendo di raccogliere fondi che abbiamo poi destinato alle due associazioni, per un totale complessivo di 2240 euro, divisi in parti uguali».
Piacentini spende poi parole di ringraziamento verso quanti hanno sostenuto economicamente l’evento contribuendo a realizzare il suo obiettivo: «Un plauso sincero lo rivolgo a Vaia Car, Sama Costruzioni, Officina Bellini Massimo, Grif, Bar Da Cristian, Gioielleria Godenzi, Amica Chips, Carrozzeria Arcobaleno Dimmidisi e Officina Lorenzi. Ogni pedalata ha avuto un significato speciale, e insieme abbiamo fatto la differenza». Per l’anno prossimo Piacentini e il suo team stanno valutando di andare in supporto di realtà di clown ospedalieri.
La gara di beneficenza
La Calvisius si è snodata lungo gli argini del fiume Chiese passando per Carpenedolo, Montichiari, Remedello, Visano e arrivando sino a Gambara e Leno: tutti gli iscritti hanno potuto usufruire di momenti di ristoro lungo il tragitto e di un pacco regalo, un modo come un altro per fare sport e tenersi in forma. Al di là della gara in sé si è trattato di un’esperienza che ha richiamato persone, energie e valori positivi dimostrando ancora una volta quanto il ciclismo possa essere un potente strumento di bene. Se l’ideazione si deve al papà di Ofelia, l’organizzazione nel concreto ha visto l’impegno di numerosi volontari della Dimmidisì Cycling Team, realtà di cui egli è segretario e che pur avendo sede a Manerbio promuove iniziative anche sul territorio di Calvisano, tanto che questa manifestazione vivrà sicuramente una seconda edizione nel 2026.