Cento candeline

Compiono 100 anni a distanza di un mese: Capriano festeggia Francesca e Natalina

Francesca e Natalina, a distanza di un mese, tagliano il traguardo del secolo

Compiono 100 anni a distanza di un mese: Capriano festeggia Francesca e Natalina
Pubblicato:

Nell'arco di meno di un mese la comunità di Capriano ha potuto festeggiare due storiche presenze all'interno della comunità, in occasione del loro centesimo compleanno. Il più recente è quello della storica e nota ostetrica Francesca Zambrini, per tutti Marì, che il 24 gennaio ha girato la boa del secolo. A precederla, il 27 dicembre è stata Natalina Zuccali, che ha festeggiato in Rsa assieme a famiglia e personale.

Cento anni per Francesca, la storica ostetrica

Molto conosciuta e apprezzata professionista in trentotto anni Francesca Zambrini ha fatto nascere centinaia di bambini tra la pianura, la montagna, Capriano, Fenili e paesi limitrofi. Lo scorso 24 gennaio è stata festeggiata infatti nei locali della rsa caprianese, struttura scelta con cura, nella quale ha espresso desiderio di andare per mantenere la sua autonomia di azione e pensiero. Qui negli anni scorsi ha prestato molto volontariato e ora lo riceve a sua volta colmo di affetto. Oltre alla famiglia a festeggiarla anche il sindaco Stefano Sala che si è presentato al suo cospetto con un bellissimo mazzo di fiori e una targa

Francesca durante i festeggiamenti con figlia Flora e nipoti
Francesca durante i festeggiamenti con figlia Flora e nipoti

A contraddistinguerla nella vita è stata la sua tenacia, tirata fuori anche nei periodi più bui e difficili. Dire a Marì che un qualcosa è impossibile significa lanciarle il guanto della sfida con la consapevolezza che puntualmente vincerà. Nata a Brescia il 24 Gennaio 1924, da mamma Maria, castegnatese, che l’ha lasciata a soli 14 anni d’età, e da papà Giuseppe mancato nel 1956. Dopo la morte della madre Francesca si rimboccò le maniche e iniziò a lavorare in fabbrica, prima in una sorta di filanda per circa tre anni quando la chiusero andò, per un paio d’anni, in uno stabilimento a San Vigilio di Concesio che produceva lime (in questo periodo andò a vivere con il padre in località Stella di Gussago, nota per il Santuario, dove una delle due sorelle già aveva messo su famiglia e aveva bisogno di essere aiutata in campagna e nel seguire i sei figli) e successivamente per altri tre anni a Lumezzane in un’azienda che produceva bombe a mano. Si licenziò perché voleva studiare e con i pochi risparmi messi da parte iniziò a frequentare la “Scuola Industria” dalle Canossiane, iniziando il corso a maggio e diplomandosi a settembre dello stesso anno quando il percorso ne prevedeva in realtà tre. Non avendo molti soldi per nutrirsi le suore, di tanto in tanto, le passavano qualche pasto di nascosto che le compagne benestanti non gradivano mangiare, così da agevolarla in una dieta, per quanto possibile, equilibrata.

La sua caparbietà la portò subito dopo a iscriversi all’università di Pavia nel triennio di Ostetricia-Ginecologia, con tanto di esonero delle tasse, per gli alti profitti scolastici acquisiti nel suo percorso. La sua curiosità la portava spesso a frequentare anche altri corsi, soprattutto quello di chirurgia, all’interno dell’ateneo, apprendendo così sempre più cose. Il 1 luglio del 1948 ottenne con successo il diploma di ostetrica. Terminato il corso iniziò a praticare la professione in un nosocomio cittadino di Brescia. Appresa in fretta e furia l’esperienza della gavetta si diede ben presto ai concorsi per ottenere il posto di ostetrica condotta nei diversi Comuni. Iniziando da un’esperienza come sostituta a Castegnato dal 20 agosto al 10 settembre 1948 passando poi a Marcheno, in Valtrompia, dal 1 gennaio 1949 al 14 ottobre 1952. Qui non trovò solo lavoro ma altresì l’amore, un giovanotto suo coetaneo di nome Giuseppe, nativo di Pezzaze ma residente in paese. Si sposarono nel 1951 ed ebbero tre figlie (nate tutte di mercoledì), perdendone però due alla nascita (Margherita il 4 giugno 1952 e Maria il 15 gennaio 1958). Dopo l’esperienza professionale a Marcheno passò a Mura dal 1 agosto al 23 settembre 1956 e dal 1 gennaio 1957 al 30 giugno 1959, arrivando poi definitivamente a Capriano del Colle dal 1 luglio 1959 dove è rimasta sino alla pensione il 1 marzo 1982, seguendo anche Fenili e Azzano Mella.

Volontariato e cultura

Il pensionamento non l’ha però fermata, al contrario, Marì ha proseguito ad aiutare gratuitamente chiunque le chiedesse una mano.
"Mia mamma ha dato la sua intera vita alla professione" ha commentato la figlia Flora, classe 1956, che l’ha resa nonna di Laura e Rachele; la nipote primogenita l’ha resa inoltre bisnonna di Rebecca.

Tuttora Francesca ha una sete di cultura senza eguali, alterna infatti letture di libri a carattere medico, a biografie di grandi personaggi della medicina, o la vita dei Santi, dei sacerdoti, dei Pontefici. Francesca continua ad essere una donna molto precisa tanto quanto schietta "nota qualsiasi cosa e ce la racconta" ha raccontato Flora divertita. Al sindaco Stefano Sala in occasione degli auguri dei giorni scorsi ha confessato "Il primo anno di professione a Capriano non mi trovai molto bene, nutrivo il desiderio di concorrere e andarmene, ma il dottor Forbice mi disse che la comunità aveva bisogno di una professionista come me, restai e poi ne fui felice".

L'appello ai giovani e agli amministratori

Un appello lo ha rivolto alle giovani coppie che vogliono avere dei figli "Per mettere al mondo un figlio ci vuole sentimento, un bambino non è un oggetto, è una creatura che ha bisogno di cura, amore e assistenza - ha sottolineato la centenaria rivolgendosi poi agli amministratori comunali - Voi rappresentanti delle istituzioni dovete esercitare la vostra missione con il cervello e con il cuore, questo è importante". 

La centenaria Natalina Zuccali

A chiudere ben l'anno 2023 a Capriano ci ha pensato Natalina. Infatti in poco più di un mese la comunità ha potuto gioire di ben due festeggiamenti centenari. Oltre all’ostetrica Francesca Zambrini, lo scorso 27 dicembre 2023 un’altra tenace nonna caprianese ha spento le sue cento candeline: Natalina Zuccali.

Anche in quell’occasione il sindaco Stefano Sala l’ha raggiunta in rsa dove risiede e ha portato gli auguri della comunità attraverso una targa e un bellissimo mazzo di fiori. A ricevere il gradito pensiero è stata la signora Natalina Zuccali attorniata dall’affetto della sua bella e numerosa famiglia. Il primo cittadino Sala l’ha definita "Una donna straordinaria, attenta e determinata. Tanti i momenti vissuti e divenuti indelebili della sua gioventù: storie allegre, storie di vita lavorativa e famigliare, ma anche racconti dei giorni tristi vissuti durante la guerra. Natalina è

Natalina lo scorso 27 dicembre con la sua numerosa e affettuosa famiglia
Natalina lo scorso 27 dicembre con la sua numerosa e affettuosa famiglia

di certo una delle persone straordinarie che fanno la storia del nostro paese".

L'affetto della famiglia

La famiglia le ha dedicato un dolce messaggio che lascia trasparire anche l’affetto e le tradizioni delle festività insieme "Per arrivare a cent’anni ci vuole certamente una forza incredibile e tu ne hai da vendere. Nei nostri cuori ci sono sempre i ricordi più belli delle domeniche a pranzo che finivano sempre con delle partite a carte. Ti vogliamo bene". Così come i fratelli: "Per un secolo sei stata la luce del nostro cammino. Pur in mezzo a tante difficoltà, hai saputo prenderci per mano come mamma, come amica, come sorella. Un abbraccio forte".

A Francesca e Natalina, i nostri migliori auguri!

Seguici sui nostri canali