Agente si uccide in Comune dopo gli attacchi sui social per aver parcheggiato nel posto disabili
Gli inquirenti hanno escluso la responsabilità di terzi: si è trattato di un gesto estremo.
Colpo di pistola all’alba: agente si uccide in Comune. E’ accaduto alle 5.45 a Palazzolo. Il 43enne era stato preso di mira con pesanti attacchi sui social dopo che, nei giorni scorsi, aveva parcheggiato nel posto dedicato ai disabili a Bergamo con l'auto di servizio e, dopo essersi scusato, si era automultato.
Agente si spara in Comune
E’ accaduto stamattina, intorno alle 5.45, in Municipio a Palazzolo sull’Oglio. Secondo i primi accertamenti la vittima, un uomo di 43 anni è un agente della Polizia Locale del quale non si conoscono ancora le generalità. Sul posto i carabinieri della Compagnia di Chiari, i colleghi della Municipale e un’automedica, ma i sanitari non hanno potuto che constatare il decesso dell’uomo. Gli inquirenti hanno escluso la responsabilità di terzi: si è trattato di un gesto estremo.
Una tragedia simile si era verificata a Desenzano nel luglio 2018.
Non vedendolo rientrare dal lavoro, la compagna ha chiamato il Corpo di Polizia
A mezzanotte aveva terminato il servizio in un Comune della bergamasca. Sarebbe dovuto rientrare a casa dalla compagna, invece la tragedia avvenuta questa mattina presto a Palazzolo ha colpito tre comunità, quella palazzolese e quella di Erbusco, Comuni consorziati per quanto riguarda il Comando di Polizia Locale (a Erbusco l'agente aveva lavorato per circa 13 anni, prima di passare in Comando a Palazzolo), e quella di Cologne, dove viveva.
Non vedendolo rientrare a casa dopo il turno, la compagna dell'agente si è preoccupata e ha chiamato il Corpo di Polizia. A recarsi in Comune per verificare che il collega non avesse avuto un malore o altri problemi sono stati il comandante dei Vigili e i carabinieri della Compagnia di Chiari. Le Forze dell'ordine, una volta arrivate in Municipio, hanno trovato il corpo senza vita del 43enne nell'auto di servizio. Si è tolto la vita con la pistola di ordinanza.
Questa mattina sia i colleghi del Comando di Polizia Locale che i dipendenti comunali, nell'arrivare nel cortile del Municipio, sono rimasti sconvolti per via della drammatica morte dell'amico e collega. In molti, nell'apprendere l'accaduto, hanno pianto, rimanendo senza parole a causa del dolore. L'Amministrazione ha espresso la sua vicinanza nei confronti della famiglia.
Aveva parcheggiato nel posto disabili: si era scusato e multato, ma sui social tanti attacchi
Si era scusato e automultato, ma i leoni da tastiera dei social network non si erano fatti scrupoli ad attaccarlo, anche pesantemente. Nei giorni scorsi l'auto di servizio della Locale di Palazzolo era stata "pizzicata" sulle strisce di un posteggio dedicato ai disabili nei pressi dell'Università di Bergamo. A denunciare il fatto era stato il presidente dell'Anmic Giovanni Manzoni e la notizia aveva fatto il giro delle due province e oltre. Ma l'agente si era subito scusato: “Buongiorno presidente, non ho parole per esprimere il mio rammarico per aver parcheggiato il veicolo nello spazio riservato ai disabili. A seguito di quanto successo voglia accettare un contributo di 100 euro per l’associazione da lei presieduta. Si prega di considerare le scuse e di continuare a credere nelle istituzioni e nel nostro lavoro”.
La stessa associazione, nel ringraziarlo, aveva commentato così: "Questo episodio ha dato la possibilità di rinsaldare la collaborazione tra Anmic e Forze dell'ordine". Evidentemente, però, di fronte agli attacchi social troppo offensivi è crollato. Al momento non è chiaro se abbia lasciato una lettera o un biglietto in cui spiegava le sue intenzioni.
La reazione di Sorte e Benigni (Cambiamo!)
Vigile suicida: Sorte e Benigni (Cambiamo!), interrogazione a Ministro. "Un clima irrespirabile e un inaccettabile linciaggio mediatico: il drammatico suicidio dell’agente di Polizia locale a Palazzolo sull'Oglio, nel bresciano, indigna e deve far riflettere”. Lo dichiarano i deputati di Bergamo di Cambiamo! Alessandro Sorte e Stefano Benigni a proposito del suicidio di un vigile che aveva posteggiato l'auto di servizio in un posto riservato ai disabili a Bergamo. “L’odio attraverso i social, proseguito nonostante le scuse del vigile, deve trovare un limite. Per questo presenteremo un’interrogazione al Ministro competente: chi indossa la divisa va tutelato, non lasciato in balìa degli odiatori”, concludono.
Un' ecatombe silenziosa......R.i.p.