Collettore del Garda: impegnati i cento milioni
La conferma arriva dalla direzione generale del Minsitero dell'ambiente. Ora bisogna decidere dove ubicare il depuratore in area bresciana

La conferma arriva dall' onorevole Maria Stella Gelmini, presidente della Comunità del Garda, tramite Decreto del Direttore Generale del Ministero dell'Ambiente Gaia Checcucci.
I cento milioni sono impegnati, certi ed effettivi.
Di questi quasi quaranta milioni sono impegnati a favore del Consiglio di Bacino Veronese per le opere in area veneta; sessanta milioni a favore dell'Ufficio d'Ambito di Brescia per le opere in area lombarda.
«É stato premiato il lavoro sinergico dei parlamentari gardesani, della Comunità del Garda, dell'Ats Garda Ambiente, di Gardauno S.p.A, di Azienda GardesanaServizi che, da alcuni anni, hanno posto come priorità la questione incontrando anche a Salò, nell'ottobre scorso, il Ministro Galletti - ha dichiarato la Gelmini».
Il progetto del nuovo collettore
Esso prevede che i reflui fognari veronesi, così come quelli di Desenzano e Sirmione, continuino ad essere depurati dal collettore di Peschiera.
Quelli della sponda bresciana, invece, dovranno confluire in un nuovo depuratore.
L'obbiettivo è togliere le condotte sublacuali tra Maderno e Torri.