Coldiretti: sul Garda gelate a macchia di leopardo

Coldiretti: sul Garda gelate a macchia di leopardo
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Le foto postate dai coltivatori online avevano già lasciato intendere quanto accaduto. Ora arriva la conferma con il comunicato della Coldiretti. 

"Una forte gelata ha interessato la scorsa notte le zone della Franciacorta, del Garda e del Montenetto. I danni maggiori - secondo le prime stime di Coldiretti Brescia- li hanno subiti le coltivazioni di vite: in  alcuni comuni il gelo che ha fatto registrare temperature minime di -4,5 gradi centigradi, ha causato danni importanti".

“E’ presto per fare stime – interviene il Presidente di Coldiretti Brescia Ettore Prandini -  in questi casi bisogna aspettare alcuni giorni per fare previsioni realistiche, certo la preoccupazione è tanta anche perché sono previste ancora temperature molto basse per le prossime notti e con la pioggia che sembra non voler arrivare la situazione è veramente preoccupante”. 

"Nella zona del Garda si segnalano gelate a macchia di leopardo nelle zone del Lugana e della Valtenesi, la Franciacorta è stato interessata in modo importante e in particolar modo nella zona a sud del Monteorfano. Anche in  Montenetto, in particolar modo nei comuni di Flero, Capriano del Colle e Poncarale, danni alle coltivazioni.   Problemi anche per le colture mais, frutta e verdura che sono state colpite dall’ondata di gelo in una fase delicata di produzione".

“Per garantire una reddittività aziendale – conclude Prandini - è determinante programmare anche il piano assicurativo, utilizzare lo strumento dell’assicurazione è necessario per prevenire i danni causati da attività atmosferiche impreviste. Entro il 30 aprile – presso la sub agenzia Cattolica Agrifides di Coldiretti Brescia -  è possibile sottoscrivere l’assicurazione agevolata specifica per il settore vitivinicolo”.

L’andamento anomalo conferma i cambiamenti climatici in atto che si manifestano proprio - prosegue Coldiretti - con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo. A marzo in Italia la temperatura è stata di ben 2,5 gradi superiore alla media del periodo di riferimento mentre le precipitazioni sono praticamente dimezzate (-54%) ma la pioggia, che è importante per dissetare i campi resi aridi dalla siccità, per essere utile – conclude la Coldiretti - deve cadere in modo costante e leggero mentre i forti temporali, soprattutto se accompagnati da grandine, aggravano i danni.


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