Dopo oltre un decennio di attesa, arriva una svolta decisiva per la vicenda ambientale dell’ex Acli Casa di Coccaglio. La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Giorgio Maione, un finanziamento di 1.244.000 euro destinato alla bonifica dell’area.
Acli Casa Coccaglio: stanziati 1,2 milioni di euro per la bonifica
“Con questo finanziamento mettiamo la parola fine a una situazione di stallo che ha penalizzato i cittadini di Coccaglio per troppo tempo”, ha dichiarato l’assessore Maione, ribadendo l’impegno di Regione Lombardia “a continuare a curare ferite ambientali per proteggere il territorio bresciano”,
L’area, acquistata dalla cooperativa Acli Casa nel 2009 con l’obiettivo di realizzare edilizia residenziale popolare, si era rivelata contaminata: durante gli scavi preliminari furono infatti rinvenuti rifiuti speciali non pericolosi legati alle attività dei precedenti proprietari. Nel 2010, l’intervento dei Carabinieri del Noe portò al sequestro del cantiere, bloccando ogni sviluppo.
La riqualificazione
Negli ultimi mesi, il Ministero ha decretato la liquidazione coatta amministrativa della cooperativa Acli Casa di Coccaglio. In quell’occasione, il consigliere delegato Franco Claretti (l’allora sindaco, all’epoca dei fatti) aveva ribadito la volontà dell’Amministrazione di aprire un confronto con il liquidatore per arrivare a una soluzione condivisa.
Già a gennaio l’Ufficio tecnico comunale aveva predisposto un progetto di recupero ambientale, candidato a un fondo regionale dedicato alle bonifiche. Ora, con le risorse sbloccate da Regione Lombardia, sarà finalmente possibile avviare i lavori di risanamento e restituire sicurezza e dignità al territorio, mettendo fine a una vicenda che da oltre dieci anni rappresentava una ferita aperta per la comunità di Coccaglio. Nello specifico, l’intervento finanziato prevede la rimozione dei cumuli di rifiuti derivanti dalle attività di cantiere eseguite da Acli Casa nel 2009 nel corso della realizzazione di una palazzina residenziale e depositati su un terreno di proprietà comunale situato vicino all’ingresso dell’ex cantiere. Una volta rimossi questi rifiuti saranno avviati a smaltimenti o recupero presso impianti autorizzati.
Gli altri finanziamenti
Nello stesso capitolo è inserito anche un finanziamento di 2.139.000 euro per bonificare il sito dell’ex Eredi Papini S.r.l di Pogliano Milanese. In questo caso le tipologie di rifiuti abbandonati sono variegate: legname (pallet, infissi, pannelli ecc.), plastica, PFU, RAEE, carta e cartone, ingombranti, lampade e lampadine, bombole e bombolette (es. estintori), rifiuti da demolizione, toner, rifiuti liquidi (probabilmente solventi detergenti, olii) in cisternette e fusti.
Il progetto di bonifica dell’area prevede, in particolare, la rimozione della vegetazione per accedere alle aree e la rimozione e l’invio ad impianti autorizzati dei rifiuti, previa cernita, separazione e raggruppamento (con eventuale confezionamento). Preliminarmente verrà, inoltre, effettuato un censimento e l’analisi chimica e merceologica dei rifiuti per determinarne le caratteristiche di pericolosità.