Cocaina in Val Camonica, in manette una famiglia di spacciatori
Due le operazioni condotte dai Carabinieri che hanno arrestato anche un tunisino e la sua compagna.
Sorpresi a spacciare cocaina sono finiti in manette: i Carabinieri della Compagnia di Breno, in due distinte operazioni, hanno effettuato sei arresti in flagranza di reato.
Una famiglia di spacciatori
Nel primo caso i militari i militari hanno proceduto al controllo di una piccola utilitaria a Berzo Demo: a bordo viaggiavano un 26enne e un 40enne, entrambi residenti in alta valle. Durante il controllo, conclusosi con la perquisizione dell’auto, i Carabinieri hanno rinvenuto 53 grammi di cocaina nascosti sotto il sedile dove si trovava il 40enne.
Trovata droga, i militari hanno fatto rotta verso l'abitazione del 26enne per una perquisizione domiciliare. Arrivati sotto casa hanno notato uscire dall’appartamento due giovani che, alla vista delle uniformi, hanno gettato in terra tre dosi di cocaina appena acquistate dalla compagna del 26enne e dal 21enne figlio di quest’ultima. Sorpresi dall’inaspettato controllo, il giovane ha lanciato in strada un involucro nel quale erano celate 13 palline di polvere bianca, mentre altre 5 erano occultate sulla donna, che aveva nascosto nei propri pantaloni anche due bilancini elettronici di precisione.
Per i tre componenti della famiglia, il Gip del Tribunale di Brescia ha disposto la misura cautelare dei domiciliari. Dopo la convalida dell'arresto è stato invece rimesso in libertà il 40enne fermato a bordo dell'auto.
In manette un tunisino e la sua compagna
La seconda attività è stata effettuata a Darfo Boario Terme dove i militari hanno bloccato due giovani, un tunisino di 26anni e la compagna 29enne, sorpresi a cedere una dose di coca a una persona del posto. I Carabinieri hanno poi rinvenuto nell’auto dei due 15 grammi della stessa sostanza, mentre nella loro abitazione di Edolo sono stati rinvenuti 10 grammi di erba.
Sottoposti a rito direttissimo il Giudice ha convalidato l’arresto. Il tunisino è risultato essere irregolare sul territorio nazionale, dal quale era stato espulso nel 2017 con accompagnamento alla frontiera per il successivo rimpatrio nel paese d’origine.