Cittadini tra rabbia e solidarietà tornano in piazza venerdì sera

Cittadini tra rabbia e solidarietà tornano in piazza venerdì sera
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I cittadini in un misto di rabbia e solidarietà si preparano a tornare in piazza domani sera.

La drammatica storia di Francesco Scalvini, ridotto in fin di vita mentre tentava di difendere la sua famiglia dall'aggressione di una banda di rapinatori, sta commovendo e mobilitanto centinaia di persone.

Ecco perché il comitato "Brescia ai bresciani" ha organizzato un corteo, pacifico, che partirà da piazza Roma domani, venerdì 27, alle 20.30 e proseguirà fino a via Petrarca, dove è avvenuta la rapina. La situazione è tesa, i cittadini chiedono più sicurezza alle istituzioni comunali e al Governo.

Già ieri, mercoledì 25 gennaio, una folla ha riempito la piazza davanti al Comune per l'arrivo delle telecamere di Mediaset del programma televisivo di Rete4 'Dalla vostra parte'. Si è parlato della violenta rapina ai danni della famiglia Scalvini, ma anche dei problemi di sicurezza e legittima difesa.

Intanto dalle ultime notizie giunte dalla Polimbulanza, dove il 36enne è sempre ricoverato in condizioni critiche, non ci sono miglioramenti, ma anche peggioramenti. Rimane in coma, ma è stabile. Profonde le ferite alla testa rimediate durante la rapina di via Petrarca lunedì sera, 23 gennaio, con un oggetto contundente.

L'aggressione di via Petrarca. Dopo aver sentito rumori provenienti dai locali del magazzino dell'azienda di famiglia, posta al piano terra, Giancarlo e Ignazio si erano diretti in cortile dove si sono trovati faccia a faccia con i malviventi che si erano già nascosti in una stanzetta nell'abitazione del secondo piano, quella di Giancarlo, raggiunta con una scala trovata nel cortile dove si è scatenata l'inaudita violenza. A farsi avanti era stato Francesco, che abita a poca distanza, allertato telefonicamente dallo zio. Il giovane  ha provato in ogni modo a difendere padre e zio, ma i tre malviventi hanno avuto la meglio: armati di tubi di ferro e piedi di porco l'hanno colpito più volte con violenza, soprattutto al volto e alla nuca.


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