Rovato

Cinquant'anni di Cogeme festeggiati in un convegno

L'evento è stato l'occasione per ripercorrere la storia della società e guardare alle sfide future dopo l'ingresso in A2a.

Cinquant'anni di Cogeme festeggiati in un convegno
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Si è svolto venerdì nella sala del Pianoforte del Municipio di Rovato l’incontro “Cogeme - mezzo secolo a servizio dei Comuni” promosso da Fondazione Cogeme, Comune di Rovato con il patrocinio di Cogeme spa. L’obiettivo della serata era quello di fare il punto sul rapporto tra i Comuni e  il mondo dei Servizi Pubblici, ripercorrendo la storia di Cogeme dal 1970 ai giorni nostri. Con l’intervento di ospiti del mondo accademico, istituzionale e dei diretti testimoni sono stati affrontati alcuni aspetti legati non solo al passato della multiutility, ma anche al presente e al futuro, alla luce delle opportunità offerte dal PNRR.

Cinquant'anni di Cogeme festeggiati in un convegno

Dopo l'introduzione di Gabriele Archetti, presidente di Fondazione Cogeme, che ha ripercorso la storia dei servizi pubblici dal Dopoguerra ai giorni nostri, ricordando la fase di industrializzazione potente che ha affiancato la nascita di Cogeme nel 1970 e raccontanto l'evoluzione verso il modello di multiutility, ha preso la parola il sindaco di Rovato Tiziano Belotti."Abbiamo in sala Carlo Cossandi, ex sindaco di Rovato, che fu il primo rappresentante rovatese nella compagine di Cogeme, abbiamo Angelo Lazzaroni (uno  dei relatori ndr), ex sindaco ed ex presidente della società, abbiamo il dovere di riconoscere il percorso che loro hanno costruito - ha sottolineato - Questo territorio, che non ha le potenzialità di una grande città, ha costruito una società tanto grande da diventare una delle prime di Rovato in termini di fatturato e occupazione. Nel 2020 cadevano i 50 anni di Cogeme, avremmo dovuto fare l'incontro allora ma è stato rinviato. Finalmente riusciamo a organizzarlo oggi, in orario preserale. Ringrazio Cogeme per questo mezzo secolo di storia meravigliosa". Il sindaco non ha nascosto le sue perplessità di fronte all'operazione di cessione del 51% ad A2a, da lui più volte osteggiata, ricordando un incontro con l'ex sindaco di Milano Pisapia a palazzo Marino. "Poi è andata come è andata, ma comunque Cogeme aveva più dignità delle società di grandi città".

Passato, presente e futuro

“Le imprese pubbliche locali erano una risposta piuttosto comune, all’in­terno di un quadro dove lo Stato faceva sicuramente la parte del leone - ha illustrato Sergio Vergalli, professore di Politica Economica all’Università degli Studi di Brescia e membro di Fondazione Eni - In un mondo che si è dato degli obiettivi di lungo periodo sul clima, con uno sviluppo sempre più marcato della economia circolare, una spinta verso l'uso di risorse alternative e comportamenti più virtuosi, i servizi pubblici diventano sempre più centrali individuando proprio nel loro elemento fondante lo sviluppo sostenibile. Il perseguimento del bene pubblico deve essere necessariamente sostenibile perché deve garantire un benessere futuro uguale a quello presente”. Vergalli ha affrontato diversi concetti: energia, acqua ed economia circolare (chiavi per lo sviluppo sostenibile), ma anche smart working, digital divide ed economicità. L'ex presidente Angelo Lazzaroni, con grande umiltà, ha raccontato lo spirito che portò negli anni Settanta alla nascita di Cogeme. "Noi abbiamo combattuto e lottato con il criterio del buon padre di famiglia e della semplice operosità - ha rivelato - Abbiamo usato la conoscenza empirica dettata dal buonsenso. Rovato è stato importante, ma ci sono state tante figure fondamentali senza le quali Cogeme non sarebbe mai nata". Tra queste l'avvocato Cesare Trebeschi, sindaco di Brescia dal 1975 al 1985, e Ciso Gitti, ex parlamentare e presidente della Provincia di Brescia dal 1972 al 1975. "Io sono stato nominato presidente nel 1986 e con me ho avuto tutte le forze politiche, questo fu un bene, non mise le persone e e comunità in condizione di entrare in conflitto", ha ricordato, sottolineando che nel 1994, al termine della sua presidenza, Cogeme aveva un patrimonio sociale di valore storico di oltre 100 miliardi. Il presidente di Lgh Giorgio Bontempi ha dichiarato che le dichiarazioni di Angelo Lazzaroni sono "un esempio di quanta umiltà e capacità è stata messa nella creazione di Cogeme", precisando che "è importante dare servizi sul territorio senza dimenticarci del territorio". Bontempi ha evidenziato la necessità di una svolta culturale per affrontare le nuove sfide dell'economia circolare e risparmio energetico. Le conclusioni sono state affidate all'attuale presidente di Cogeme Dario Lazzaroni. "Oggi abbiamo portato a traghettare Lgh in A2a, l'obiettivo è cercare di cambiare paradigma. Noi abbiamo dignità e vogliamo che sia riconosciuta. Ci sono altri modelli possibili rispetto alla logica di borsa. Mi interessa lo spirito etico e di servizio per dare ricchezza ai nostri territori, senza problemi di sudditanza", ha dichiarato.

Alcuni dati storici

Nel 1970 Cogeme nasce come azienda privata del gas, per poi diven­tare partecipata da ASM all’80% già nel 1971. Nello stesso anno as­sume la concessione per la distribuzione gas in 15 comuni della pro­vincia di Brescia, ottenendo in cambio tra l’altro "l’offerta in opzione da parte dell’Azienda Servizi Municipalizzati ai Comuni stessi di me­tà delle proprie quote", prefigurando quindi un’azienda con il 40% del capitale in mano ad ASM, altrettanto in mano ai Comuni e il resto in mano a un privato, il dott. Agostino Covati, unico dei fondatori a rimanere a lungo nell’azienda. Questa trasformazione dell’azionariato avverrà nel tempo, ma già nell’aprile 1974 molti dei 15 comuni sono azionisti a fianco di ASM. Nel 1976 la sede si sposta da Brescia a Rovato. Nel 1973 estensione dell’oggetto so­ciale a «progettazione, costruzione e gestione di acquedotti, di fogna­ture (compresi gli impianti di depurazione), di impianti di pubblica illumi­nazione e di altri servizi pubblici». Nel 1979 per Cogeme le «iniziative di raccolta, smaltimento e utilizzo dei rifiuti» rappresentano punti qualificanti del piano industriale dell’azienda.

Oggi Cogeme si occupa di Energia (tramite Cogeme Nuove Energie), ciclo idrico integrato (con la partecipazione societaria in Acque Bresciane), Servizi cimiteriali. A Cogeme spa si affianca la Fondazione Cogeme, nata nel 2002 a servizio delle comunità locali dell’Ovest Bresciano (Franciacorta e Pianura) Le sue progettualità riguardano l’ambiente, la cultura, la formazione e lo sviluppo sostenibile, sempre con uno sguardo ai cambiamenti della società e con un approccio “circolare” aperto alle sfide delle comunità. È un ente del terzo settore operativo e non erogativo: un tratto distintivo importante che permette di valorizzare le migliori esperienze, innovazioni e intelligenze progettando azioni e politiche per migliorare la qualità della vita.

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