Ciclovia del Garda: niente passaggio sulla 45bis e sul lungolago di Gardone
Regione Lombardia ha accolto le osservazioni presentate dall’amministrazione
Novità in tema di ciclovia del Garda.
Ciclovia del Garda: niente passaggio sulla 45bis e sul lungolago di Gardone
Il nuovo progetto definito da Regione Lombardia è stato accolto con soddisfazione da parte del Comune di Gardone Riviera.
«Siamo soddisfatti dal momento che le osservazioni che erano state avanzate da parte dell’Amministrazione comunale sono state tutte accolte – ha spiegato il sindaco Andrea Cipani – ed in particolare quelle relative al non passaggio sulla Ss45bis che avrebbe comportato disagi sulla viabilità soprattutto durante il periodo estivo quando il traffico, inevitabilmente, aumenta per la presenza dei turisti e la non realizzazione delle passerelle davanti agli hotel».
Regione Lombardia, nel nuovo progetto, ha puntato sulla valorizzazione dei percorsi interni al territorio, spesso poco conosciuti ma dotati di un fascino unico e suggestivo. Ma soprattutto ideali da visitare e scoprire in sella alla due ruote.
Ma vediamo più nel dettaglio come si struttura il nuovo percorso: all’ingresso del comune di Gardone Riviera, venendo da Salò, la ciclovia passerà sulla passeggiata sopraelevata che costeggia la Statale, di fronte all’hotel Savoy Palace. Previsto poi il passaggio attraverso via Brusada, via Fiume e via Roma fino a Villa Sofia. Si prosegue poi per via Dei Colli, fino al Portale Rivano del Vittoriale per poi scendere lungo la valletta di Fraole. Previsto poi il passaggio lungo la Promenade «Paul Heyse» fino a Villa delle Rose, nella frazione di Fasano del Garda.
Per quanto riguarda invece il confinante comune di Salò, la ciclovia si strutturerà quasi esclusivamente sulla Statale. Una scelta che, anche in questo caso, deriva da richieste avanzate da parte dell’Amministrazione comunale salodiana e, anche in questo caso, poi accolte. In particolare era stato chiesto di evitare il passaggio in zona lungolago per questioni di sicurezza così come in centro storico e nella frazione di Barbarano data la presenza della clinica e la necessità di lasciare libero il passaggio per le ambulanze.
Il progetto complessivo
Il progetto complessivo della ciclovia turistica del Garda risulta strutturato in vari lotti e in 19 unità funzionali. In numeri i primi due lotti del tratto lombardo interessano, nello specifico, le unità funzionali dalla 5 alle 7; a ciò si aggiunge un intervento (da 24,776 km) legato all'unità funzionale numero 4 da Gargnano a Limone, fino ai confini con il Trentino. Il percorso della ciclovia attraverserà poco meno di 20 chilometri in Trentino, oltre 79 chilometri in Lombardia, poco più di 67 chilometri in Veneto per un totale di oltre 165 chilometri. Il progetto complessivamente ha un costo di oltre 344milioni di euro.
La tratta bresciana, in particolare, comprende un tragitto di 30,1 chilometri a partire da Padenghe e fino a Toscolano Maderno, distribuito in 4,573 chilometri a Padenghe, 3,031 chilometri a Moniga, 5,893 chilometri a Manerba, 2,844 chilometri a Puegnago, 8,330 chilometri a Salò, 3,423 chilometri a Gardone Riviera e poco più di 2 chilometri a Toscolano.
Trattandosi di un’opera imponente, l’organizzazione delle zone e delle varie fasi di realizzazione deve avvenire nel modo più preciso possibile. Nello specifico, il progetto del secondo lotto risulta essere suddiviso per comuni. Inoltre ciascun comune è stato ulteriormente suddiviso in aree che saranno coinvolte negli interventi. Ed in particolare: 24 tratti a Padenghe, 19 a Moniga, 33 a Manerba, 13 a Puegnago, 61 a Salò, 36 a Gardone Riviera, 17 a Toscolano Maderno. Per un totale di 203.
Il secondo lotto si unirà al primo lotto. Quest’ultimo prevede un percorso complessivo di oltre 18,6 chilometri. Ad essere attraversati i comuni di Sirmione (per 4,474 chilometri), Desenzano (11,417 chilometri), Lonato (2,295 chilometri) e Padenghe per poco più di 400 metri.