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Chiusura per 30 giorni della discoteca «Just Me» di Lonato del Garda dopo la sparatoria all’ingresso

Misura preventiva per tutelare ordine pubblico e sicurezza dei cittadini

Chiusura per 30 giorni della discoteca «Just Me» di Lonato del Garda dopo la sparatoria all’ingresso

Il Questore della Provincia di Brescia, Paolo Sartori, ha disposto la sospensione immediata della licenza della discoteca Just Me, ex Sesto Senso, situata a Lonato del Garda. La chiusura, che durerà 30 giorni, è stata motivata dalle gravi turbative all’ordine pubblico e dai rischi per la sicurezza dei cittadini emersi dopo gli eventi verificatisi nella notte tra sabato e domenica. Il provvedimento è stato adottato nell’ambito delle misure di tutela previste per prevenire situazioni potenzialmente pericolose per la comunità.

L’episodio e le indagini

La notte tra domenica 9 e lunedì 10 novembre 2025, attorno alle 3:40, due individui non identificati sono arrivati davanti all’ingresso del locale armati di pistole semiautomatiche, esplodendo numerosi colpi verso la porta principale. I proiettili hanno danneggiato gravemente l’entrata, mettendo in serio pericolo sia gli avventori presenti sia le persone che transitavano nella zona. Poco prima della sparatoria, all’interno del locale si sarebbe verificata una violenta aggressione reciproca che potrebbe aver originato o aggravato la successiva azione armata. Le indagini della Procura e dei Carabinieri sono in corso per individuare i responsabili e chiarire le cause dell’accaduto.

Il provvedimento del Questore e le sue finalità

La chiusura del locale è stata disposta in base all’articolo 100 del TULPS, che consente la sospensione della licenza dei locali pubblici quando si verificano fatti che rappresentano un grave pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza. Si tratta di una misura preventiva, non punitiva nei confronti del gestore, ma adottata per evitare che episodi simili possano ripetersi nel breve periodo. Il Questore Sartori ha spiegato che la decisione è stata necessaria per ristabilire un clima di tranquillità e tutelare la sicurezza degli avventori, ribadendo che i cittadini hanno diritto a frequentare locali pubblici senza essere esposti a rischi derivanti da comportamenti violenti di pochi individui.

 

Cos’era successo quella sera

Erano stati sparati sei o sette colpi di pistola contro la vetrata della discoteca nella notte tra l’8 e il 9 novembre, intorno alle 3.30. Il locale, situato nei locali dell’ex Sesto Senso, era stato aperto da appena un paio di settimane. Fortunatamente, nessuno era rimasto ferito durante l’episodio. Sul posto erano intervenuti i carabinieri della Compagnia di Desenzano, avevano raccolto le testimonianze dei presenti e analizzato le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona per identificare i due uomini che si sarebbero allontanati prima a piedi verso il parcheggio e poi a bordo di un’auto. Non è ancora chiaro se i due fossero riusciti a entrare nel locale o se fossero stati fermati all’ingresso dai buttafuori. Sta di fatto che i colpi erano diretti alla vetrata d’ingresso, e a terra sono stati rinvenuti almeno quattro bossoli, riconducibili a una pistola di calibro 9. In una nota ufficiale, la direzione del JustMe Garda Lake aveva spiegato: «All’ingresso del locale si sono presentate due persone che hanno chiesto di entrare con un atteggiamento giudicato particolare, eccessivo e alterato. Il nostro servizio di sicurezza, per tutelare l’incolumità e la serenità dei clienti, ha negato l’ingresso. Queste persone sono tornate armate e, probabilmente per intimidire i buttafuori, hanno sparato colpendo la vetrata dell’insegna. Fortunatamente non sono stati arrecati danni ad altre persone o cose, e i clienti all’interno del locale non si sono accorti di nulla».