Chiusa la litornaea dopo Tavernola ed evacuato il cementificio: la frana si muove
Parzanica è isolata. Oggi i sopralluoghi con i geologi. La segnalazione è arrivata dai sensori che vigilano sul fronte di roccia.
La provinciale 469, la litoranea sebina occidentale è stata chiusa a causa del movimento di un ponte franoso che si estende tra Tavernola, Vigolo e Parzanica, rimasta isolata.
Chiusa la litornaea dopo Tavernola ed evacuato il cementificio: la frana si muove
Ieri i sensori che tengono sotto controllo la frana nell’area dell’ex miniera Ognoli, installati dalla Regione e dal cementificio, hanno fatto scattare l’allarme preventivo. Il Cementificio ItalSacci è stato evacuato, Parzanica è rimasta isolata a seguito della chiusura della bretella e della provinciale 78 (che collega Vigolo e Parzanica) in località Squadre e anche la Sp 469 è stata chiusa con dei cancelli nel tratto che va dal ponte di Tavernola alla località Pontèl.
Per i lavoratori e gli studenti che si recano all'istituto superiore di Lovere è stato attivato il servizio di battelli sostitutivi, mentre è in programma per oggi un sopralluogo con i geologi e i tecnici. Si tratta dello stesso versante a monte della bretella riaperta nell'aprile 2019 dopo che la strada era rimasta chiusa ben nove anni a causa di una grossa frana.
Il sindaco di Tavernola ha chiesto un incontro con Provincia, Regione e Prefettura e i Comuni interessati per stabilire il da farsi, soprattutto vista la situazione di totale isolamento del Comune di Parzanica e degli abitanti della località Pontèl, che per muoversi verso Sarnico o Predore possono soltanto fare il giro del lago o utilizzare mezzi di trasporto via acqua.
Centinaia di migliaia di metri cubi in movimento
"Sono ad informarvi che a causa del movimento franoso, in atto sul versante del monte Saresano, la bretella per Cambianica è stata chiusa al transito, come pure la strada provinciale 78 in località Squadre e la litoranea 469, allo scopo di salvaguardare l'incolumità pubblica - ha comunicato il sindaco, Ioris Pezzotti, ieri sera - Il fenomeno è grave e crea preoccupazione a tal punto che è stato evacuato lo stabilimento e sospesa la produzione, con il fermo del forno e l'attività nella cava Ca Bianca. Sono stati allertati e coinvolti tutti gli enti superiori, come pure la Protezione Civile locale, provinciale e regionale. La quantità del materiale in movimento è stimata in diverse centinaia di migliaia di metri cubi, il fenomeno oltre che dalla strumentazione di rilevamento si è manifestato con evidenti spaccature in vari punti del versante del monte Saresano. Comunico inoltre che anche la piazzola ecologica rimarrà chiusa fino a data da definirsi. Sarà mia cura informarvi sull'evolversi della situazione".