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Chiari dice "basta" alla proliferazione dei piccioni

Comune e cittadini ora sono chiamati a agire insieme per mettere un freno alla situazione.

Chiari dice "basta" alla proliferazione dei piccioni
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Basta alla proliferazione incontrollata dei piccioni. Comune e cittadini ora sono chiamati a agire insieme per mettere un freno alla situazione.

Chiari dice "basta" alla proliferazione dei piccioni

È stata approvata nei giorni scorsi l’ordinanza sindacale con cui si mettono nero su bianco i prossimi passi da seguire per evitare le spiacevoli ripercussioni che una presenza importante di colombo di città (questo il suo nome specifico) può avere in termini di ricadute sull’igiene e sul decoro del territorio.

Per i cittadini vige il divieto assoluto di dare da mangiare a questi animali. In contesti come quello attuale - con l’assenza di predatori naturali e la possibilità di trovare rifugio nei numerosi edifici cittadini - dare loro del cibo significa incrementare ancora di più la loro naturale prolificità.

Mentre i proprietari, gestori, amministratori, responsabili che abbiano l’effettiva disponibilità di immobili e edifici esposti alla nidificazione o allo stazionamento dei piccioni devono provvedere (a propria cura e spese e nel più breve tempo possibile) alla pulizia e al risanamento dei locali, degli anfratti e dei siti nei quali i piccioni abbiano nidificato o depositato il guano; e in generale a mantenere pulite dal guano le strutture e gli spazi interessati dalla presenza di piccioni, comprese le zone pubbliche sottostanti gli sporti e le coperture dei fabbricati. Inoltre, dovranno provvedere alla immediata installazione sia di sistemi idonei e non cruenti di dissuasione allo stazionamento (su aggetti, gronde, sporgenze, rientranze ecc), sia di idonei sistemi di chiusura dei siti di nidificazione e di riparo, mediante reti a maglie sottili, griglie o simili (chi non farà il suo dovere potrà incorrere in sanzioni dai 25 ai 500 euro).

Il Comune, da suo canto, ha già avviato richiesta di nulla osta alla Soprintendenza dei Beni archeologici e delle Belle Arti di Brescia e Bergamo affinché possano essere avviati i gli interventi per evitare la frequentazione e lo stazionamento dei volatili nella Torre Civica. Qui, infatti, nei ben 180 fori pontai della Torre i colombi di città hanno trovato un habitat molto conveniente - come era già stato evidenziato dalla LIPU, Lega Italiana Protezione Uccelli nel suo censimento del 2016.

Perciò il Comune ha steso un progetto di pulizia e chiusura dei fori (tramite apposita rete di nylon), così da impedire che i piccioni (e il loro guano) popolino uno dei luoghi chiave della città.

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