Chi erano marito e moglie precipitati dal Colle Vareno (al “Salto degli sposi”)
I milanesi Valeria Coletta, 35 anni, e il marito Fabrizio Martino Marchi, 40 anni, sono morti scivolando in un dirupo davanti agli occhi della figlia di cinque anni
Secondo le prime ricostruzioni, sarebbero stati traditi dal ghiaccio: il percorso non era impegnativo, ma in questo periodo necessita di ramponi, non semplici scarponi o doposcì. Loro non li avevano, pare. Una tragedia della montagna quella di ieri, domenica 31 gennaio, sul Colle Vareno, in territorio bresciano (Angolo Terme) ma a pochi minuti dal Passo della Presolana: una coppia milanese, Valeria Coletta, 35 anni, e il marito Fabrizio Martino Marchi, 40 anni, sono morti scivolando in un dirupo davanti agli occhi della figlia di cinque anni. La donna sarebbe scivolata su una lastra di ghiaccio, nei pressi di una canale, per poi precipitare in un dirupo e il marito, nel tentativo di salvarla, è caduto anche lui per oltre duecento metri.
Entrambi sono morti sul colpo. Sotto choc la figlia, immediatamente protetta dalla coppia di amici della vittima che ha lanciato l’allarme attivando le ricerche. Il gruppo, per un macabro e triste scherzo del destino, stava affrontando il sentiero che porta al Salto degli sposi, belvedere che prende il nome da una tragedia avvenuta a metà dell’Ottocento quando una coppia, abbracciata, si tolse la vita lanciandosi nel vuoto.
Gli amici hanno chiamato il 112 e in pochi minuti sul posto sono arrivate per le operazioni di soccorso e recupero le squadre del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico di Breno e di Clusone, supportate da un elicottero dell’Areu decollato da Brescia. Sul posto anche Carabinieri, Vigili del fuoco e il Corpo volontari Presolana con l’ambulanza.
Valeria Coletta lavorava in una finanziaria, mentre il marito Fabrizio Martino Marchi era dipendente in una azienda farmaceutica. Avevano una seconda casa a Bratto, la frazione di Castione che spesso raggiungevano per trascorrere qualche giorno di vacanza, sia d’estate che d’inverno. Marito, moglie e la loro bambina sabato 30 si erano fermati in valle e domenica sera sarebbero dovuti tornare a Milano. Le salme delle due vittime sono già state restituite ai familiari e la figlia affidata ai nonni.