Cessate il fuoco: un corteo a Rovato per fermare il genocidio di Gaza
Circa 300 persone all’iniziativa promossa dalla Rete della Franciacorta per la pace

Un corteo per dire "No" a tutte le guerre, per fermare il riarmo e il genocidio di Gaza. Questa l’iniziativa promossa dalla Rete della Franciacorta per la pace in occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica. Circa 300 persone hanno risposto all'appello e si sono riunite davanti alla stazione di via Lombardia a Rovato per attraversare tutta la città e raggiungere la rotonda Bonomelli, al crocevia con Erbusco.
Cessate il fuoco: un corteo a Rovato per fermare il genocidio di Gaza
"Il 2 Giugno celebriamo la nascita della Repubblica Italiana, fondata sulla democrazia, la libertà e il ripudio della guerra, come sancito con chiarezza dall’articolo 11 della nostra Costituzione. Non è la festa delle forze armate, ma della sovranità popolare e dei diritti civili conquistati con la Resistenza e sanciti nella Costituzione. In questa giornata simbolica, alcune associazioni della Franciacorta impegnate nella promozione della pace, della giustizia sociale e dei diritti umani, insieme ad alcuni gruppi politici del territorio che condividono questi valori, si sono unite nella Rete della Franciacorta per la Pace, per dare vita a un’iniziativa che vuole essere voce e corpo di un messaggio deciso e senza ambiguità: NO alla guerra, NO alla cultura della violenza. Il corteo attraversa le strade del nostro territorio per trasformarle in uno spazio di mobilitazione civile, di testimonianza attiva, di impegno condiviso. Con la nostra presenza vogliamo esprimere un dissenso profondo verso le guerre in corso e le politiche che alimentano conflitti, devastazioni e stragi, smantellando giorno dopo giorno le basi di una società giusta e solidale. Denunciamo il riarmo dell’Europa: una deriva pericolosa che invece di rafforzare la sicurezza, moltiplica i rischi e riduce le possibilità di costruire un futuro di pace e coesistenza. In Italia, le crescenti spese militari significano tagli sempre più drammatici alla sanità pubblica, all’istruzione, alla cultura: settori che dovrebbero garantire benessere, equità e futuro. Ogni euro investito in armi è un euro sottratto alla vita. Facciamo appello alla coscienza collettiva di fronte al genocidio in corso a Gaza, dove la popolazione civile è sottoposta a bombardamenti indiscriminati, a privazioni disumane, a una sofferenza insostenibile. Migliaia di vite innocenti sono spezzate ogni giorno nel silenzio assordante della comunità internazionale. Qui non si tratta solo di geopolitica: è in gioco la dignità dell’essere umano, la credibilità del diritto internazionale, la responsabilità morale di ciascuno di noi. Restare indifferenti o neutrali equivale ad esserne complici. Crediamo in un’umanità diversa, capace di reagire e costruire alternative. Crediamo nel potere della solidarietà, della giustizia e della parola che si fa azione. Per questo chiediamo con forza un cambiamento radicale: fermare le armi, aprire il dialogo, costruire la pace. Il 2 Giugno non sia solo una ricorrenza: sia un atto politico, etico e civile. Insieme, possiamo opporci alla cultura della guerra e difendere i valori che fondano la nostra Repubblica. Uniti, possiamo fare la differenza".
Questo il manifesto sottoscritto dalla Rete, di cui fanno parte Tavolo della Pace Franciacorta, Cerchio delle donne, Insieme per la Pace Chiari, Auser Rovato, Pd Rovato, Anpi Franciacorta, Centro Sociale 28 maggio, Comitato Pace Coccaglio, Spi Cgil zona Castelli Franciacorta, Circolo di Rifondazione Comunista, Svolta a sinistra Coccaglio per la Pace, Donne e Uomini contro la guerra.
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