la truffa

Cellatica, si finge carabiniere: "Suo figlio è stato arrestato, servono 14.800 euro per la liberazione"

Presentatosi a casa della vittima si è fatto consegnare 6mila euro in contanti, dieci orologi di valore e alcuni monili in oro

Cellatica, si finge carabiniere: "Suo figlio è stato arrestato, servono 14.800 euro per la liberazione"
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Cellatica, si finge carabiniere: "Suo figlio è stato arrestato, servono 14.800 euro per la liberazione".

Arrestato per truffa a Cellatica

Un 26enne residente nella provincia di Napoli è stato posto agli arresti domiciliari dopo che i carabinieri della stazione di Brescia piazza Tebaldo Brusato hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Brescia su richiesta della Procura nei suoi confronti.

Il "finto carabiniere"

L'uomo ha messo in atto una truffa con la nota modalità del "finto carabiniere": avrebbe quindi contattato una donna di 59 anni comunicandole che il figlio, a seguito di un sinistro stradale, era stato arrestato e che si trovava nella Stazione di Brescia di Piazza Tebaldo Brusato. Per la liberazione avrebbe dovuto consegnare ad un addetto al Tribunale di Brescia la somma di 14.800 euro. In breve a casa della vittima si è presentato un uomo, che poi si è scoperto essere lo stesso 26enne, il quale si è fatto consegnare 6mila euro in contanti, dieci orologi di valore e alcuni monili in oro. I Carabinieri di Brescia sono riusciti però ad individuare il falso addetto del Tribunale, mediante la visione delle immagini degli impianti di videosorveglianza e attraverso le testimonianze dei vicini.

"Le responsabilità penali degli indagati saranno comunque accertate solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile".

Le raccomandazioni da parte dei carabinieri

Dato che il fenomeno delle truffe con questa modalità è purtroppo molto diffuso, i Carabinieri raccomandano di:

- diffidare delle apparenze;

- non aprire mai la porta agli sconosciuti;

- non fidarsi del solo tesserino di riconoscimento;

- chiamare il 112 in caso di dubbio;

- ricordarsi che le Forze dell’Ordine non chiedono mai denaro per assistere i cittadini

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