Avis - Aido Manerbio

Celebrano la ripresa con divise con impressa la vita

Il Covid ha fermato i pedali di Avis e Aido Manerbio

Celebrano la ripresa con divise con impressa la vita
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Il Covid ha fermato i pedali di Avis e Aido Manerbio ma i presidenti, gli associati, i volontari e gli amici hanno comunque mandato un messaggio di vita.

Celebrano la ripresa con divise con impressa la vita

Doveva tenersi oggi, domenica 5 luglio, in piazza Aldo Moro la gara ciclistica per bambini organizzata dalle sezioni locali. Nei mesi scorsi si era lavorato parecchio per far sì che l’evento più che riuscito del 2018, il trofeo ciclistico per il 50esimo dell’Avis Manerbio, potesse tornare a riempire la comunità con la gioia della vita e il messaggio del dono, ma anche se tutto è stato rimandato le due realtà non hanno gettato la spugna.

I vertici manerbiesi Ermanno Manenti, presidente Aido, e ​​​Marianna Baldo, presidente Avis, legati da stima, profondi valori e amicizia, e i loro Consigli hanno dato appuntamento per l’evento al prossimo anno.
Gli appassionati di ciclismo che avrebbero voluto assistere alla gara di oggi, potranno vedere da primo pomeriggio sulla pagina facebook delle due associazioni un particolare saluto. Negli ultimi mesi infatti Manenti e Baldo sono riusciti a portare a termine un progetto che li ha appassionati molto: disegnare delle divise tecniche da ciclismo di alto livello, con un messaggio condiviso rispetto il dono della vita.

L'idea

Il tutto era iniziato nel 2018, quando la presidente avisina, impegnata nelle affissioni del trofeo, ha incontrato al semaforo del "Purtù" uno storico donatore che le propose di fare delle divise da ciclismo come già altri gruppi avisini e aidini avevano. L’idea, proposta anche ai dirigenti avisini precedenti era mai stata accolta. Fino ad allora: "Perchè no, ne parlo con Ermanno e vediamo cosa possiamo fare», aveva risposto Marianna Baldo. "Sai che era da un po’ di tempo che ci pensavo anch’io?", la risposta del tre volte campione mondiale di ciclismo per trapiantati. Da quel momento, messi al corrente i consiglieri che accettarono di buon grado a provare a mettere in campo, o meglio in pista, l’idea, Manenti e Baldo si sono proiettati in un mondo di colori, tessuti di qualità e grafiche.

L’idea convincente non arrivava. Molte le proposte, ma volevano essere incisivi. La divisa non doveva lasciare diverse interpretazioni, doveva dire in modo inequivocabile "donate sangue e organi, donate la vita".
Non è stato del tutto facile ma l’entusiasmo ha alimentato la loro fantasia e gli appassionati di ciclismo legati alle due realtà associative non facevano mancare il loro tifo. "Doveva essere un messaggio comune alle nostre associazioni e promuovere anche gli stili di vita sani riscontrabili nello sport", hanno raccontato i due presidenti.
Ogni momento era buono per studiare l’idea. Anche durante i mondiali di ciclismo a Newcastle lo scorso agosto, lui in gara e lei come supporter, nel tempo libero hanno continuato ad abbozzare qualche idea. Poi quella giusta: disegnare il sangue e gli organi sulle t-shirt.

L’idea è stata accolta con entusiasmo anche dai rispettivi consigli. Si sono messi al lavoro coinvolgendo amici, come Angelo Sala che li ha messi in contatto con una ditta specializzata come Pierumberto Zani conosciuto come "Pio" che è riuscito a rendere l’idea del disegno su carta un vero e proprio file digitale, perfezionandolo. Sulle divise è impressa una goccia di sangue che va ad alimentare tutti gli organi che possono essere oggetto di trapianto (tutti in stile cartone animato), sulle braccia e sulle gambe le scritte istituzionali Aido e Avis Manerbio, chiuse dalla fascia iridata (rivisitata) che riprende i colori degli organi, in onore di Manenti e delle sue conquiste sui pedali, come i suoi tre ori ai mondiali.

Sulla schiena la frase chiave che accomuna le due realtà: "Doniamo noi stessi per una ragione e questa ragione è la vita". Non solo un messaggio volto a spronare al dono, ma anche la spiegazione intrinseca, su cui spesso non si riflette, del disegno riportato sul petto. Non si può fare un trapianto di organi senza le sacche di sangue e il solo sangue non può salvare una persona che necessita di trapianto.

Avis Aido Manerbio Marianna Baldo e Ermanno Manenti
Avis Aido Manerbio Marianna Baldo e Ermanno Manenti

Il grazie a chi ci ha creduto

"Vogliamo ringraziare quell’ex donatore incontrato al Purtù che ha scatenato tutta questa sana follia, l’idea non solo ci ha portato a realizzare anche questo progetto in sinergia ma ci ha uniti ancor di più - hanno commentato i due amici - Un grazie va anche a tutti coloro che ci hanno creduto e sostenuto e ai nostri consigli direttivi per essersi fidati e aver dato il benestare. Vedere i primi testimonial e i nostri amici in giro per il territorio con addosso il nostro messaggio è motivo per noi di grande emozione. L’aver dovuto rimandare la nostra gara dei bambini, valida a tutti gli effetti anche per un loro percorso sportivo all’interno del campionato provinciale, ci ha un po’ rammaricati. Il primo giro di oggi lo avremmo aperto tutti insieme vestendo le nostre divise, per ricordare il motivo per cui abbiamo organizzato un evento così importante. Dobbiamo solo avere un po’ di pazienza, sino al prossimo anno". Chi fosse interessato alle divise può contattare il 338.3683291 o il 347.5176009.

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