AMBIENTE

Cava Vallosa-Macogna: i Comuni negano il trasloco dei rifiuti pericolosi

La scelta coinvolge Cazzago San Martino, Berlingo, Travagliato, Rovato e Passirano. Ieri la convocazione in Broletto, a Brescia, per decidere le sorti.

Cava Vallosa-Macogna: i Comuni negano il trasloco dei rifiuti pericolosi

I sindaci convocati dalla provincia hanno respinto l’idea di spostare le scorie da una cava all’altra, quindi da Passirano a Cazzago San Martino.

Cava Vallosa-Macogna: i Comuni negano il trasloco dei rifiuti pericolosi

I sindaci dell’ovest bresciano convocati ieri in Broletto, a Brescia, hanno respinto la proposta di spostare i
rifiuti pericolosi dalla Vallosa di Passirano alla Macogna di Cazzago San Martino.
Il tavolo che ha coinvolto il presidente della Provincia Samuele Alghisi e i primi cittadini di Cazzago San Martino, Berlingo, Travagliato, Rovato e Passirano ha visto la contrarietà di tutte le parti interpellate.

Ecco l’idea iniziale e la replica.

Il confronto

La proposta iniziale, in poche parole, era di spostare i rifiuti pericolosi (compreso il PCB), dalla Vallosa alla Macogna.
“Una richiesta improcedibile” per Fabrizio Scuri, Renato Pasinetti, Tiziano Belotti, Francesco Pasini Inverardi e Fausto Conforti.
Ad avanzare l’idea la ditta Eredi Compagnia Nazionale srl, per realizzare un impianto da due milioni di metri cubi.
“Una discarica per mezza Lombardia” hanno asserito i sindaci, respingendo “l’ipotesi di prefattibilità per la bonifica e riqualificazione” del sito d’interesse.

Lo scenario, quindi, resta aperto e non si esclude si possa propendere per la bonifica dell’area (purché a fronte di un “progetto serio”, come ha dichiarato il sindaco di Travagliato Pasinetti).
Rimane papabile l’intervento di capping, ovvero di copertura, ampiamente sostenuto da Passirano che proseguirà su tale linea.
Una decisione, quest’ultima, che lascia gli ambientalisti (su tutti quelli di Legambiente) perplessi e decisi a proseguire la battaglia per l’immediata bonifica dei lotti coinvolti.