Castiglione: falsi tecnici dell’acqua. Tre arresti
Pochi giorni fa la brutta avventura è capitata ad un 86 enne di Castiglione delle Stiviere che ha dovuto fare i conti con un individuo presentatosi alla sua porta come tecnico dell’acqua, incaricato di decontaminare le condutture idriche in quanto fonte di inquinamento da mercurio.
“Attenzione Signore! Nelle sue condutture dell’acqua c’è il mercurio. Adesso ci pensiamo noi!” Con queste parole i malviventi entrano nelle abitazioni degli anziani, a colpo sicuro.
All’anziano in questione però, ha provveduto al riparo dei beni con solo poche avvertenze: proteggere denaro e oggetti in oro riparandoli all’interno del frigorifero. L’uomo 86 enne, convinto dalle parole del sedicente tecnico ha provveduto a quanto richiesto.
Quando poi il finto tecnico è uscito dall’abitazione, l’anziano, nel riaprire il frigorifero, si è accorto che tutti i suoi gioielli e il denaro erano spariti, così realizzando di essere stato derubato, e quindi ha chiamato i carabinieri. Il copione adoperato dai delinquenti che prendono di mira le persone anziane è sempre lo stesso, ma questa volta, ai truffatori che si sono spacciati per tecnici dell’acqua, è andata male.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castiglione delle Stiviere sin dall’inizio dell’estate sono impegnati proprio nello specifico servizio finalizzato a prevenire questo tipo di perfidi reati, prevalentemente commessi in danno di persone anziane. In data 18 Luglio 2017 alle 11.30 circa, un equipaggio del Nucleo Radiomobile di questa Compagnia Carabinieri ha intercettato una Fiat Panda con a bordo tre individui che hanno insospettito i militari.
Da qui la segnalazione alla Centrale Operativa e subito l’impiego di un dispositivo, anche con autovetture “civili”, per tenere controllati gli spostamenti della vettura sospetta. Dopo poco, infatti, il mezzo si è fermato in una via del Centro e dal mezzo è sceso un individuo, abbigliato con giubbino con bande rifrangenti e capellino classici da tecnico, tesserino con foto plastificato appeso al taschino, un apparecchio tipo tester con un cicalino applicato artigianalmente sul retro e una cartellina per appunti in mano, per poi entrare in un condominio poco distante.
Nel contempo, i due complici si appostavano uno vicino all’autovettura e l’altro a poche decine di metri. Dopo circa 5 minuti, l’uomo camuffato da tecnico è uscito dal condominio e si è diretto frettolosamente verso l’autovettura, sulla quale, nel frattempo, erano già risaliti anche gli altri due complici, per poi ripartire a tutta velocità.
I carabinieri, che avevano già pianificato il potenziale intervento, hanno immediatamente bloccato la vettura in fuga e fermato i tre individui. A bordo della vettura, occultati sotto un sedile, venivano rinvenuti una collana, un anello, un ferma cravatta, tutti in oro, un orologio e la somma in contanti di 600 euro. I militari procedevano quindi a verificare per quale motivo quell’ individuo camuffato da tecnico si era introdotto nel condominio accertando che effettivamente si era recato nell’appartamento del povero anziano 86enne, il quale, ai carabinieri, ha raccontato la triste vicenda accadutagli, non prima di essere scoppiato in lacrime alla notizia che i suoi gioielli e il denaro erano stati interamente recuperati e il truffatore, insieme ai suoi complici, arrestati. Il valore della refurtiva recuperata ammonta a circa 2000 euro per i gioielli più i 600 euro in contanti.
Per quanto accertato, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile in collaborazione con i colleghi della Stazione di Guidizzolo, hanno pertanto tratto i arresto D.G., 40enne, S.G., 51enne e N.G. 48 enne, tutti italiani, residenti in provincia di Alessandria, ritenuti responsabili del reato furto aggravato in abitazione col mezzo fraudolento, in concorso. I tre malviventi si trovano ora nel carcere di Mantova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Si allega foto.