Caso Lazzari: assolti i due ginecologi del Civile
La giovane mamma era deceduta il 31 dicembre 2015.
Sono stato assolti i due ginecologi del Civile indagati per la morte di Giovanna Lazzari, avvenuta nella notte tra il 30 e il 31 dicembre 2015.
Caso Lazzari: assolti i due ginecologi
Emilia Bucheri e Federico Prefumo sono stati assolti. L'accusa di omicidio colposo, dovuto a "imperizia e negligenza" nei confronti dei due ginecologi dell’ospedale Civile di Brescia è infatti decaduta. Ad uccidere Giovanna Lazzarila, mamma 29enne, e la bimba che da ormai 8 mesi portava in grembo sarebbe stata "un’infezione altamente aggressiva, che probabilmente nessuna terapia antibiotica avrebbe potuto contrastare".
Nessuna negligenza
I due specialisti erano indagati per aver trascurato i sintomi presentati dalla paziente, disinteressandosi completamente di lei. La sua grave infezione era stata etichettata come una banale febbre in gravidanza dovuta a una gastroenterite. La diagnosi iniziale, quella notte, non era mai stata riveduta. Tuttacia, come stabilito alla fine del processo, non vi fu negligenza. La sepsi da streptococco che aveva colpito la mamma e la sua bimba era già in stato avanzato. Al suo arrivo in ospedale, le condizioni della 29enne erano peggiorate di colpo. Sei ore prima di morire in sala operatoria, anche il cuore della piccola Camilla aveva già smesso di battere.
L'assoluzione
La presenza di un’infezione batterica, accertata in seguito dall’autopsia, era già stata messa in evidenza, Ma quello che i parenti di Giovanna Lazzari avevano voluto denunciato era stato il fatto che la 29enne non avesse ricevuto cure tempestive. Tuttavia, secondo la difesa, la paziente "non presentava i segni della sepsi, solo quelli della gastroenterite che aveva colpito anche i suoi familiari". Per questo motivo la condotta dei due medici impuntati è stata reputata corretta: i sintomi dell’infezione non erano riconoscibili.
Il risarcimento
Un milione e mezzo di euro. Questo il valore della vita di Giovanna Lazzarti, che versato a risarcimento per i familiari della giovane mamma. Il pm Ambrogio Cassiani, sulla base delle consulenze, ha evidenziato l’aggressività dell’infezione e assolto la Bucheri e Prefumo.