Azzano Mella

Cascina Colombera torna a vivere

Il suo recupero diventa argomento di una tesi di laurea

Cascina Colombera torna a vivere
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Da poche settimane l’inizio lavori per il recupero di parte della struttura che sarà dedicata ai servizi sanitari e sociali, poi man mano proseguiranno altri step.

Cascina Colombera torna a vivere

Nei mesi scorsi anche una studentessa dell’Accademia Santa Giulia di Brescia, Chiara Andreis, ha studiato come recuperarla portandola come progetto nella tesi di laurea. La storica architettura rurale è di proprietà del Comune di Azzano del Mella dal 2008. In un primo momento fu utilizzata saltuariamente dalla Pro Loco per l’organizzazione di sagre e feste popolari, divenendo poi dismessa date le condizioni strutturali precarie.
Un tempo ospitava stalle e fienili, l’obiettivo è quello di renderla "un catalizzatore" per la vita sociale dell’intera comunità: centro polifunzionale, spazio per ambulatori medici e centro diurno, sede per Protezione civile e associazioni, spazi per laboratori e servizi carico di nuova linfa per un’area che, a pochi passi dalle scuole e dal parco vuole tornare a mostrare le proprie potenzialità.

Un sogno che sta diventando realtà

Un sogno non solo dell’Amministrazione comunale Ferrari, bensì anche di una giovane che ne ha colto il valore.
"Poli Asá - La nuova vita della Cascina Colombera di Azzano Mella", ossia "Polifunzionale Azzano", è il nome dell’elaborato finale, presentato lo scorso 27 Febbraio, come argomento di discussione di Laurea Magistrale in Interior e Urban Design; riqualificazione e ristrutturazione dell’intero edificio di proprietà comunale, inseritosi all’interno di un quadro complessivo di rigenerazione urbana messo in atto dal Comune.
In seguito all’incontro con il sindaco di Azzano Mella, Matteo Ferrari, sono state analizzate le esigenze principali per far sì che la Cascina Colombera potesse mutare la sua attuale funzionalità, trasformandosi in un vero e proprio Centro Polifunzionale atto a soddisfare i bisogni dei nuovi utenti che in futuro usufruiranno della struttura.
Partendo da un analisi storica e territoriale, step fondamentali per la definizione del contesto in cui è ubicato il fabbricato, successivamente si è passati alla fase progettuale, dove in seguito all’analisi dello stato di fatto ubicato all’interno di una porzione del Nucleo Antico del territorio comunale, con obiettivo principale la salvaguardia della natura e valenza storica ha permesso lo studio ed inseguito la completa ripartizione degli spazi interni, cosicché fossero definiti gli ambienti adeguati a garantire i servizi della nuova struttura.
Nello specifico sono stati definiti i tre nuovi livelli della struttura: piano terra, dedicato ai servizi (finanziari, sanitari e sociali); piano primo, definito multifunzionale (uffici patronato, sale associazioni e spazi ludici per l’apprendimento); piano secondo o della creatività (sale per il tempo libero, archivi e depositi). Ognuno di essi esaminato, ambiente per ambiente, selezionando nel dettaglio ogni elemento strutturale e d’arredo inserito; tutto per raggiungere un obiettivo ben preciso, ossia offrire assistenza ai cittadini, ma allo stesso tempo lasciar posto a locali dove fosse possibile dar sfogo alla propria creatività e trascorrere il tempo libero.

Il sindaco Matteo Ferrari

Soddisfatto dell’attenzione dedicata al progetto è il sindaco azzanese Matteo Ferrari: "Chiara ha progettato un importante intervento di riqualificazione e ristrutturazione dell’edificio di proprietà comunale, inserito all’interno di un quadro complessivo di rigenerazione urbana messo in atto dal Comune dall’incredibile valore non solo in termini economici - anche per questo realizzato a step - ma soprattutto in termini di accoglienza dei cittadini e di funzionalità per erogazione dei servizi".
Il primo cittadino Ferrari ha inoltre ha partecipato come membro esterno della commissione durante la discussione dell’elaborato della studentessa Andreis e si è complimentato per la qualità del progetto.
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