Carpenedolo: nigeriano espulso. Non lavorava abbastanza

Carpenedolo: nigeriano espulso. Non lavorava abbastanza
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Un nigeriano 37enne residente a Carpenedolo è stato espulso dall’Italia in seguito alla sentenza emessa dal Tar della Lombardia. L’uomo doveva svolgere almento 20 ore settimanali durante la sua attività lavorativa come domestico, ma ne faceva molte meno.

I carabinieri di Carpenedolo hanno quindi iniziato ad indagare sulla storia. Il collaborazione con la Prefettura di Brescia che ha svolto i dovuti controlli, si è scoperto che che il datore di lavoro del nigeriano, un ghanese di 41 anni, era cognato del nigeriano e che entrambi vivevano con la moglie del 37enne all’interno della stessa abitazione.

La tantum degli orari lavorativi, tra le 9 e le 15 ore di attività, servivano quindi probabilmente per cercare di ottenere il permesso di soggiorno su suolo italiano per tutta la famiglia.

Il ricorso del nigeriano è stato respinto prima dal Tar e poi dalla Prefettura.

Nello stesso momento, a Calcinato, anche un nord africano di 35 anni, in Italia dal 2000 e con alle spalle reati contro il patrimonio, è stato fermato più volte sotto l’effetto di alcool e quindi, per questo, non gli sarà rinnovato il permesso di soggiorno.


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