CORSA PER LA VITA

Carmine Piccolo, da Ghedi a Brescia di corsa per il Presidio 9 agosto

Un incredibile traguardo per il gruppo che nel frattempo si è allargato e conta oltre 100 volontari

Carmine Piccolo,  da Ghedi a Brescia di corsa per il Presidio 9 agosto
Pubblicato:
Aggiornato:

Da Ghedi fino in piazza Paolo VI a Brescia, dove da ben 700 giorni e notti è stabile il presidio 9 agosto. Per l'occasione l’attivista Carmine Piccolo ha corso i 15 kilometri che separano Ghedi dal Presidio per portare solidarietà a tutti i volontari che che lo mantengono vivo con turni di tre ore, notte e giorno. Un incredibile traguardo per il gruppo che nel frattempo si è allargato e conta oltre 100 volontari che ogni giorno, 24 ore al giorno, si danno il cambio per presidiare il piccolo fazzoletto di pavimentazione di fronte a Palazzo Broletto.

«Per onorare i volontari del Presidio ho corso con partenza alle ore 7.50, dal ristorante la Rotonda, la distanza da Ghedi al Presidio a Brescia, circa 15 km. – ha spiegato Piccolo – Le mie corse per la vita sono state tante per il Presidio 9 Agosto, di cui anche io faccio parte con il mio comitato e con il Tavolo Basta Veleni. Il Presidio deve rimanere dove sta, vicino alla prefettura, altrimenti la nostra lotta non avrebbe senso a difesa del fiume Chiese, il prefetto Laganà è commissaria al depuratore del Garda e il commissariamento è un atto non necessario in quanto l'ente Provincia di Brescia ha ampi poteri e deve decidere appunto Provincia e non la prefetta».

Un presidio permanente

Giovedì 13 luglio alle 20.30 l'assemblea generale in piazza davanti al presidio per difendere il diritto a stare in piazza e rivendicare l’agibilità politica della città. «Il comune di Brescia vorrebbe farci spostare altrove e pertanto da 14 settimane prendiamo multe da 100 euro a settimana per occupazione di suolo pubblico. Ma ormai il presidio è diventato molto altro. E’ un richiamo cittadino, provinciale, regionale e nazionale di democrazia e cultura. Qui passano esperti, letterati, giornalisti, turisti, e tanta gente a trovarci, organizziamo incontri, convegni, giornate ricreative e sportive. La mia corsa è un richiamo forte alle istituzioni per i diritti e la difesa dei territori».

Obiettivo del presidio è manifestare con ogni mezzo pacifico e lecito per sensibilizzare la cittadinanza, ma anche certa parte politica, all’insensatezza di un progetto, quello del maxi depuratore del Garda, che non farebbe bene al territorio, bensì solo alle tasche di alcuni. «Assurdo, costoso e inadeguato il progetto che prevede di portare i reflui del lago di Garda nel Chiese, un bacino idrografico diverso e un fiume che ha già tante precarietà a partire dell'epidemia di Legionella e polmoniti atipiche del 2018 e non può diluire una quantità enorme di reflui poiché ha un deflusso funzionale minimo vitali di pochi metri di acqua al secondo. Inoltre per portare i reflui a Gavardo e Montichiari in salita occorrono pompe idrauliche con consumo di energia elettrica di 10, 15 milioni di euro all'anno e tutti sulle nostre bollette di Acque Bresciane». Per l'occasione Piccolo ha preparato un cartello di invito al Presidente della Repubblica per chiedere che il 9 agosto prossimo possa onorare della sua presenza gli infaticabili volontari, e il pettorale con il numero 700, entrambi attaccati al gazebo.

Seguici sui nostri canali