Ambiente

Carcasse di maiale in decomposizione, scattate le analisi per paura delle peste

La situazione è stata segnalata ufficialmente tramite un esposto pervenuto il 19 settembre 2024

Carcasse di maiale in decomposizione, scattate le analisi per paura delle peste
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L’esito, tempestivo delle analisi ha dato responso negativo, i resti di animali trovati e analizzati per paura che fossero legati all’epidemia di peste suina, non erano infetti.

Carcasse di maiale in decomposizione, scattate le analisi per paura delle peste

L’episodio risale a qualche giorno fa quando la presenza di carcasse di suini in avanzato stato di decomposizione aveva allertato alcuni residenti di via Campagna a Calcinato. Gli agenti, guidati dal comandante Andrea Agnini , hanno effettuato un sopralluogo congiunto con il personale dell’ATS – Servizio Veterinario, verificando la situazione e raccogliendo evidenze sul campo.

I risultati delle analisi

La situazione è stata segnalata ufficialmente tramite un esposto pervenuto il 19 settembre 2024, che aveva messo in luce la gravità del problema. Gli agenti hanno constatato che le carcasse si trovano su un terreno di proprietà di due cittadini, in quanto entrambi sono stati identificati come proprietari delle aree catastalmente censite al foglio 11, mappali 84 e 184, dove sono stati rinvenuti i rifiuti. Dopo aver effettuato un’analisi approfondita della situazione, il Dipartimento Veterinario ha confermato che i campionamenti eseguiti non avevano evidenziato la presenza dell’agente eziologico della Peste Suina Africana. Tuttavia, la situazione di abbandono e le condizioni sanitarie del sito hanno richiesto un intervento urgente, dato che le carcasse abbandonate rappresentavano un elevato rischio di inquinamento ambientale, nel caso venissero consumate da altri animali o insetti.

L'ordinanza ai proprietari

A seguito di questi accertamenti, il sindaco Vincenza Corsini ha emesso un’ordinanza che impone ai proprietari del terreno di provvedere alla rimozione delle carcasse entro un termine specifico, stabilendo un tempo massimo di 10 giorni per il loro smaltimento in impianti autorizzati. L’ordinanza sottolinea che, in caso di inottemperanza, il Comune procederà d’ufficio all’esecuzione delle operazioni di rimozione, recuperando le spese sostenute dai soggetti responsabili. Gli agenti della Polizia Locale, insieme agli uffici competenti, stanno vigilando affinché le disposizioni vengano rispettate, tutelando così la salute pubblica e l’ambiente.

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