Capotreno licenziato per insulti razzisti

Giordano Stagnati, il 25enne licenziato, ha impugnato il provvedimento.

Capotreno licenziato per insulti razzisti
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Capotreno licenziato dopo la rissa con un senegalese senza il biglietto. Sta facendo discutere il provvedimento preso da Trenord nei confronti del capotreno Giordano Stagnati, cremonese di 25 anni, che il 23 settembre era stato protagonista di una rissa sfociata in rapina, con un passeggero straniero sulla linea Cremona-Brescia.

Capotreno licenziato per aver esagerato

Secondo l’azienda, infatti, il comportamento è stato “non consono alle mansioni proprie della sua figura professionale e della nostra Azienda che Lei comunque rappresenta mentre indossa l’uniforme aziendale ed esercita funzioni di incaricato di pubblico servizio per conto di Trenord”. Questo recita la lettera di licenziamento recapitata il 13 dicembre scorso al 25enne. Il benservito, però, non è andato giù al capotreno che attraverso l’avvocato Massimiliano Cortellazzi, ha deciso di impugnare il licenziamento.

La vicenda

I fatti risalgono al 23 settembre scorso. La rissa è scoppiata in seguito alla richiesta del capotreno a un passeggero 23enne senegalese di esibire il biglietto. Il ragazzo non l’aveva e secondo la ricostruzione del capotreno lo avrebbe insultato dandogli del razzista. Poi lo stesso senegalese ha esibito una tessera prepagata, ma era risultata scoperta. Da lì l’alterco è degenerato. Il capotreno avrebbe gettato lo scontrino del pos e la tessera del 23enne che a quel gesto sarebbe scattato aggredendo il capotreno con sberle e spintoni mentre cercava di rubargli il palmare il pos. Il capotreno durante la resistenza ha perfino morso il senegalese nel tentativo di fargli lasciare gli apparecchio, ma inutilmente. In quel momento era sfuggire anche un insulto razzista.

Preso dai carabinieri

Il 23enne, Moussa Diatta, è riuscito a fuggire scendendo alla stazione di Bagnolo Mella. Ma poco dopo è stato fermato dai carabinieri che lo hanno trovato in possesso del palmare e del pos. Per questo, il 24 gennaio, dovrà comparire davanti al gup di Brescia per rispondere all’accusa di rapina. Il 23enne era già stato denunciato nel 2016 dai carabinieri di Bergamo per resistenza a pubblico ufficiale.

Il video su Facebook

Di quanto accaduto in rete era stato diffuso anche un video. A registrarlo e portarlo una donna, presente sul vagone, che poco prima era stata multata perché senza biglietto. L’avvocato Cortellazzi ha presentato una querela di diffamazione nei suoi confronti per aver pubblicato un video non integrale, ma con tagli effettuati ad hoc per negare l’aggressione del senegalese.

La posizione di Trenord

Trenord, dopo l’accaduto, aveva sospeso Stagnati e il 13 dicembre ha comunicato il licenziamento. Un provvedimento che l’avvocato ha ritenuto eccessivo pur riconoscendo che i toni, duranti la discussione, sono andati oltre. La rapina, tuttavia c’è stata ed è stata riconosciuta. Secondo la difesa il comportamento di Stagnati era teso a proteggere i beni aziendali che il 23enne aveva deciso di sottrargli.

Le reazioni del Pirellone

"Troviamo a dir poco scandaloso il licenziamento di Giordano Stagnati, capotreno sulla tratta Brescia – Cremona, aggredito, spintonato, preso a sberle e derubato del palmare di servizio da un senegalese privo del biglietto lo scorso 23 settembre." Lo hanno affermato il capogruppo e il vice capogruppo della Lega Nord al Pirellone, Massimiliano Romeo e Fabio Rolfi.

"Nella concitazione del momento i toni hanno sicuramente superato certi limiti. Ma giudicare la situazione solo da questo, non tenendo minimamente conto dell’aggressione, della violenza e del’arroganza di questo delinquente senegalese, appare folle e privo di ogni logica. Certamente non giustifica una sanzione così sproporzionata verso il capotreno in questione. Più in generale non si può non considerare il contesto e l’esasperazione in cui queste persone sono costrette a lavorare ogni giorno, con gente che non paga il biglietto, che risponde in maniera strafottente e, quando va male, reagisce anche in modo violento contro chi si trova a dover fare il proprio mestiere.
Scriveremo una lettera ai vertici di Trenord perché questa decisione, assolutamente vergognosa, sia rivista nell’immediato con il reintegro di Stagnati nelle sue mansioni. Se non ci saranno passi indietro da parte dell’azienda chiederemo alla Giunta regionale di prendere adeguati provvedimenti", hanno concluso.

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