"Il Biondo"

Capo-Trapper clandestino, individuato e poi espulso dalla Polizia Locale

Si tratta del capo della Baby Gang finita al centro di due puntate de Le Iene.

Capo-Trapper clandestino, individuato e poi espulso dalla Polizia Locale
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I controlli sul territorio da parte della Polizia Locale di Ghedi rappresentano, a buon diritto, una consolidata routine.

A seguito di alcune segnalazioni

Operazioni che si potrebbero definire ormai consuete che, però, possono riservare sorprese più che interessanti. È proprio quello che è accaduto nel corso dell’ultimo intervento effettuato dagli agenti ghedesi in una abitazione disabitata per rispondere ad una segnalazione di alcuni cittadini.

Clandestini

Giunti sul posto, gli operatori della Polizia Locale hanno individuato due persone che sono risultate essere entrambe clandestine. La curiosità della scoperta è legata a uno dei due clandestini che saranno espulsi. Si tratta in effetti del celeberrimo “Biondo”, cantante rap e presunto capo-trapper della baby gang che lo scorso febbraio era balzata al centro delle cronache nazionali. In quel periodo, sulle ali delle malefatte della baby gang (una definizione impropria a dire il vero, visto che era composta da ragazzi tra i 18 e i 20 anni, tra i quali c’erano anche alcuni minorenni) e dell’incendio subito dal “Mi Vida”, il Biondo era diventato famoso per le interviste rilasciate alle Iene di Italia Uno e non solo. In quel periodo aveva ribadito a più riprese di essere cittadino spagnolo e di essere regolarmente sul territorio italiano. Solo in seguito, successivi controlli avevano evidenziato la sua cittadinanza marocchina e la sua posizione irregolare nel nostro Paese.

Aveva fatto perdere le sue tracce

Una volta emersa questa condizione, il trapper aveva fatto perdere le sue tracce fino all’intervento degli agenti del comandante Enrico Cavalli che lo hanno trovato in compagnia di un altro clandestino che, da parte sua, non si era reso protagonista di particolari comportamenti illeciti. Una volta identificato, il Biondo è stato così trasferito a Torino, dove verrà attuato il decreto di espulsione dall’Italia.

“Un altro risultato importante – è stata la sintesi del sindaco Federico Casali - che è il frutto del costante controllo del territorio di Ghedi che porta avanti con professionalità e competenza la nostra Polizia Locale. Ovviamente le difficoltà non mancano, ma bisogna mantenere la guardia sempre alta e proseguire con determinazione e impegno in questa direzione per offrire la miglior tutela possibile alla nostra comunità e alla sua sicurezza.”.

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