Canali inquinati che sfociano nella Riserva delle Torbiere del Sebino
Lanciato nuovamente l'allarme da Legambiente Sebino Franciacorta.

Nella giornata di sabato, Legambiente Sebino Franciacorta, in occasione della giornata internazionale delle zone umide e del 43°anniversario della firma della convenzione Ramsar, che tutela anche l'Oasi del Sebino, ha deciso di organizzare una giornata di sensibilizzazione rivolta alla comunità e alle istituzioni.
I canali inquinati che sfociano nella Riserva
Tra i peggiori il fosso del "Rì",a pochi passi dalla stazione di Provaglio di Iseo. Oltre che a quello che costeggia la ciclabile Brescia-Paratico, la località Badoline, tra Clusane e Iseo, e la zona sotto il Monastero San Pietro in Lamosa.
Tante le questioni da affrontare secondo Legambiente, che negli ultimi mesi ha disposto attraverso controlli con le Guardie provinciali a campionamenti in diverse aree su territorio, di cui i risultati pervenuti lasciano alquanto l'amaro in bocca.
"I corsi d’acque e gli sfioratori che alimentano la Riserva, sono inquinati - ha commentato Silvio Parzanini presidente Legambiente locale - di fatto sono collettori che raccolgono anche scarichi di abitati e zone industriali non adeguatamente collettati ai sistemi fognari esistenti nei tre comuni e gli sfioratori scaricano in riserva enormi quantità di fogne non depurate durante i temporali. Questo non è più tollerabile chiediamo alla Provincia di intervenire"
Un incontro supportato anche dalle associazioni: Amici della Riserva, La Schiribilla, il Viandante e Monte Alto. Presenti inoltre, il sindaco di Provaglio, Marco Simonini e la presidente della riserva le torbiere Emma Soncini.
L'approfondimento sul Chiariweek di venerdì 8 febbraio.