Campioni ai Mondiali Antirazzisti: la vittoria passa anche da Rovato

Dopo il successo a Praga, la formazione dei «Noi si va» (sponsorizzata da Euromoda) ha vinto un altro trofeo, ancora più importante dal punto di vista simbolico

Campioni ai Mondiali Antirazzisti: la vittoria passa anche da Rovato
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Dopo aver conquistato il titolo di Campioni d’Europa nella categoria Open Over 35 a Praga, la formazione dei «Noi si va» (sponsorizzata da Euromoda) ha vinto un altro trofeo, ancora più importante dal punto di vista simbolico, stavolta peraltro in casa, a Brescia. La squadra, iscritta al torneo come Us Maracaibo, si è infatti aggiudicata i Mondiali Antirazzisti, andati in scena sabato allo spazio Pampuri Sanpolino. Una vittoria che passa anche da Rovato, visto che qui risiedono due dei giocatori che hanno dato un contributo fondamentale nella finalissima.

Campioni ai Mondiali Antirazzisti: la vittoria passa anche da Rovato

Otto le squadre partecipanti al torneo di calcio, tra cui anche i ragazzi del Mali, vincitori della Coppa d’Africa. La prima sfida ai quarti si è conclusa con una vittoria per 2-1 per il team Us Maracaibo grazie alla performance eccellente di Iurii Pekhtelev (russo naturalizzato italiano); in semifinale ancora una doppietta di Pekhtelev che ha garantito il pass per la finale (già un traguardo storico per gli azzurri, che nel 2022 avevano ottenuto un quarto posto). Non sono mancate le difficoltà, dovute a una serie di infortuni che hanno messo fuori gioco prima un talento puro, Stefano Cavalli (alias Pepa), costretto sulla barella per forti risentimenti alla colonna vertebrale nel corso dei quarti di finale, poi il bomber rovatese Andrea Paladini (in arte Cheva) che nel corso della semifinale, in seguito al duro colpo ricevuto al piede destro, ha dovuto lasciare forzatamente il campo

In finale contro Adl (associazione Ambasciata della democrazia locale A Zadovici), la formazione è scesa in campo agguerrita, ma allo scadere del primo tempo ha subito un gol e lo svantaggio ha fatto vacillare le speranze di gloria. Alla ripresa del secondo tempo, però, proprio Cheva, dolorante ma desideroso di non mollare, avventandosi su un imprudente rilancio del portiere ha raccolto la palla, scaraventato un destro sul lato più lontano della porta e insaccato il gol del pareggio. Nel match ci sono state altre occasioni clamorose, come il colpo inferto al pallone da Otavio De Luca Druda (che vive sempre in Franciacorta, a Erbusco) al limite dell'area, che solo una parata a mano aperta del portiere è riuscita a spedire sul palo. La partita, però, si è conclusa 1-1, aprendo la strada ai calci di rigore.

La tensione era massima e i tecnici Massimo Bini e Claudio Pilenghi hanno scrutato gli sguardi dei giocatori per stilare la lista dei primi cinque rigoristi. I veterani hanno subito risposto all'appello, gli altri, più giovani, hanno vacillato. La lista, alla fine, ha previsto in ordine Nadir Pezzana, Marcello Vigasio, Carlalberto D'Aprile, Renato D'Aprile e Ivano Bianchini, storico bibliotecario rovatese.

L’inizio è stato impietoso e il 2-0 ha messo a dura prova gli atleti, ma la parata di Stefano Dainese (in arte Boge) ha rinvigorito le speranze, e il successivo errore sul dischetto degli avversari ha risollevato il morale della formazione azzurra, che non ha più sbagliato (in rete con decisione e cattiveria dapprima il giovane D'Aprile, poi, a seguire il padre, con assoluta eleganza, e infine Ivano Bianchini con un rigore meraviglioso). Dunque, avanti a oltranza. Dopo l’ennesimo errore avversario con la palla alta poco sopra la traversa, sul dischetto è arrivato il brasiliano naturalizzato italiano Otavio De Luca Druda, che ha piazzato la palla a lato, forte, segnando il gol decisivo.

"La storia è stata scritta"

«La storia è stata scritta, abbiamo sentito urlare "Campioni del mondo" in stile Nando Martellini ai Mondiali di Spagna '82”, ha commentato Andrea Paladini, che può vantare un record storico, quello di tre Mondiali consecutivi sempre a segno (stavolta per di più in finale). Iurii Pekhtelev è stato premiato come capocannoniere del torneo. Un altro importante traguardo per la formazione sponsorizzata da Euromoda, che al bel gioco ha saputo affiancare anche un’immagine incredibilmente inclusiva, con il numero più alto di naturalizzati e padri e figli a confronto (oltre ai D'Aprile, anche il mister Bini ha visto in campo il figlio Geta, e in panchina sedevano Luigi Picciani col piccolo Leonardo, grandi motivatori del team). «I video completi della gara, compresi i rigori decisivi sono tutti disponibili sul canale Youtube "Nsvmv+ & friends unofficial" curato da Marcello Vigasio, in arte Swarosky», hanno spiegato i calciatori.

Ecco la formazione al completo: Stefano Dainese (portiere); Renato D'Aprile, Giovanni Giaquinto, Marcello Vigasio, Andrea Di Pietro (difensori); Carlalberto D'Aprile, Otavio De Luca Druda, Stefano Cavalli, Iurii Pekhtelev (centrocampisti); Ivano Bianchini, Nadir Pezzana, Andrea Paladini, Geta Bini (attaccanti); Claudio Pilenghi e Massino Bini (allenatori); Luigi e Leonardo Picciani (staff tecnico).

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