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Calcinato, cantieri Tav a rischio sicurezza per cittadini e operai

Tra le misure da attuare in maniera seria vi è il rafforzamento delle attività ispettive e il potenziamento del sistema sanzionatorio

Calcinato, cantieri Tav a rischio sicurezza per cittadini e operai
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Negli ultimi anni la sicurezza sui posti di lavoro, e in particolari nei cantieri delle linee ad alta velocità in costruzione nelle due regioni, è diventata una questione di grande rilevanza a causa dell'alto numero di incidenti e delle misure di sicurezza non sempre nel rispetto delle normative. Il recente decreto legge PNRR 2024 ha introdotto diverse misure per migliorare la sicurezza nei cantieri e per le aree a viabilità promiscua. Tra queste, vi è il rafforzamento delle attività ispettive e il potenziamento del sistema sanzionatorio per affrontare le irregolarità in materia di salute e sicurezza. Attività che comprendono il coordinamento delle operazioni ispettive e il potenziamento del personale atto a controllare.

Cantieri senza delimitazioni, cartellonistica assente o invasa dalla vegetazione

A segnalarci la situazione di pericolosità diffusa nei diversi cantieri di Cepav Due e nelle aree limitrofe, sul territorio di Calcinato, è stato un cittadino, amante della natura, che durante le sue escursioni mattutine, si è ritrovato, senza che ci fosse indicazione alcuna, all'interno di un cantiere dove peraltro era presente anche una grossa cava da cui era stato estratto il materiale. Una zona che dovrebbe essere recintata e segnalata con cartelli e insegne, per evitare che per sbaglio, per errore o per diletto qualcuno ci finisca dentro e finisca per farsi male.

Sulla sicurezza non devono essere più concesse leggerezze.

All'interno del cantiere, sulla disposizione in materia di sicurezza, è sufficiente buttare un occhio agli operai all'interno dell'area per notare che nessuno indossa i dpi. Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, dopo il grave caso di di incidente sul lavoro con 5 vittime in un cantiere edile di Firenze ha svolto il 21 febbraio una informativa al Consiglio dei ministri in merito alla situazione attuale della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Misure che servono per salvare la vita a quegli operai di cui poi si piange la morte e che devono essere messe in atto da tutti gli organi deputati per farlo, che siano l'amministrazione comunale, o le forze dell'ordine.

 

Da Comitato Cittadini un invito a intensificare i controlli e attuare le misure idonee

«A Calcinato tutto è stato concesso a CEPAV DUE, anche il mancato rispetto delle normative in materia di sicurezza nei cantieri, per il quale valuteremo se vi siano gli estremi di un esposto alla procura. Ma non è solo questo - commentano i portavoce del comitato cittadini, ci chiediamo quando mai un "impresa" possa permettersi di fare scrivere al Comune un informativa di chiusura della strada, per altro ad alta intensità viaria e quindi mettendo in allarme i cittadini, e poi non farlo senza nemmeno far rettificare il comunicato? Non solo, quanto volte i cittadini hanno dovuto sentirsi dire di essere collaborativi, gli stessi cittadini che poi non hanno mai ricevuto nessun tipo di informazione e che da anni stanno subendo rumori, polveri, stress vari dovuti all’inquietudine di non sapere cosa succederà fuori della propria abitazione, con progetti visti, rifatti e modificati. E per ultimo, per sentito dire, di trattative che il general contractor porta avanti con proposte fatte a voce, con richieste assurde di servitù. Nessuno oggi mette in discussione gli espropri, di un opera voluta e calata dall'alto. Ma ieri, oggi e domani chi amministrava e amministra un territorio deve avere una conoscenza complessiva dell'opera sul territorio attraverso controlli serrati. Il Comune è la casa dei cittadini e dal sindaco e dagli assessori si dovrebbe avere tutte le informazioni. Cosi non è stato prima perché le giunte Legati e Maestri hanno scelto la strada delle compensazioni, che guarda caso, in molte zone sono più impattanti dell'opera stessa, scegliendo di informare una parte sola della cittadinanza, e alzando barriere e muri verso gli altri. Oggi non è più tempo di attesa. I fondi del PNRR impongono che l'opera venga finita entro maggio 2026. C'e ancora molto da fare e non si accetteranno da chi oggi amministra Calcinato, risposte non adeguate del tipo "tutto è stato fatto". La sicurezza, il diritto della proprietà, la tranquillità e la salute devono essere la priorità di chi oggi, amministra Calcinato» - commentano dal Comitato Cittadini.

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