Caffè si, ma con la moka
In molti iniziano la propria giornata con una buona tazza di caffè. Al ginseng, macchiato latte, americano, lungo o ristretto questa bevanda ci ha sempre aiutato ad affrontare al meglio la giornata e ad attraversare i momenti di pausa durante il lavoro quotidiano.
Negli ultimi anni la tecnologia ha dato libero sfogo alla fantasia, creando i più disparati elettrodomestici ideali per realizzare il perfetto caffè solubile, in capsule o in cialde.
Tra chi ricarica le energie con il caffè, secondo una ricerca condotta da Lavazza, circa il 90% delle persone preferisce gustarselo, però, ancora nella modalità tradizionale, ovvero con la moka. Sarà il profumo, la storia antica di un oggetto da cucina difficile da accantonare, il sapore meno forte e intenso di quello della macchinetta ma allo stesso tempo sempre gustoso, ma la moka è intramontabile.
Dal nord al sud dell’Italia, la popolazione compresa tra i 35 e i 54 anni è quella che lo consuma di più, forte dei tempi passato in cui il caffè ha visto un boom di consumi. In crescita anche i giovani tra i 18 e i 34 anni, sempre più attratti da una bevanda che riesce ad aiutarli, almeno in parte, nella vita di tutti i giorni, nello studio così come nell’ambito lavorativo.
Il consumo del caffè è concentrato prevalentemente nella prima metà del mattino e all’ora di pranzo. Invece, diminuisce verso cena, momento nel quale, infatti, potrebbe portare insonnia e tachicardia in alcuni soggetti. Importante infatti non eccedere con le dosi giornaliere. Anche il Training Center Lavazza suggerisce alcune accortezze quali l’utilizzo del caffè più intenso al mattino, mentre aromatizzato durante la pausa pomeridiana.