Cacciatore condannato a sei mesi di reclusione, deteneva oltre venti uccelli da richiamo
A deciderlo la Corte di Appello di Brescia.
Sei mesi di reclusione per il cacciatore di Pertica Bassa.
Una ventina di uccelli
Lo ha deciso questa mattina (giovedì 15 settembre 2022) la Corte di Appello di Brescia che ha confermato la condanna di primo grado: l'uomo è stato ritenuto responsabile della detenzione di 20 uccelli da richiamo dotati di anelli alterati, oltre a una cinquantina di anelli in buona parte alterati.
Il commento della Lav
Nel corso dell’udienza è stata, invece, ribaltata l’assoluzione piena dell’imputato in primo grado per il reato di maltrattamento di animali, con l’affermazione della sua responsabilità ai fini civili e conseguente condanna alla liquidazione del danno patito dalla LAV e alla refusione delle spese processuali.
"Un eccellente risultato raggiunto grazie all’avvocato Vittorio Arena del foro di Brescia che ha assistito l’associazione sin dal primo grado di giudizio. Siamo estremamente felici di questo pronunciamento - dichiara Massimo Vitturi, responsabile LAV, Animali Selvatici - in particolare perché riconosce il diritto al risarcimento per il maltrattamento al quale sono stati sottoposti gli uccelli da richiamo nella disponibilità del cacciatore, nel momento in cui sono stati loro applicati gli anelli identificativi contraffatti.”