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"Bullismo, parliamone": Gli studenti di Borgo San Giacomo incontrano gli esperti

Promossa dai Consigli di frazione, l'iniziativa è stata un'occasione per affrontare i vari aspetti del fenomeno sempre più diffuso

"Bullismo, parliamone": Gli studenti di Borgo San Giacomo incontrano gli esperti
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Si è svolto stamattina un importante convegno sul bullismo al teatro parrocchiale di Borgo San Giacomo, promosso dai consigli di frazione di Padernello, Farfengo ed Acqualunga, in collaborazione con L’Amministrazione comunale.  L’iniziativa ha visto la partecipazione della dottoressa Paola Vittorielli , psicoterapeuta, e del dottor Nedo Brunelli, giudice del tribunale minorile di Brescia, che hanno dialogato con i ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado del capoluogo.

"Bullismo, parliamone": Gli studenti di Borgo San Giacomo incontrano gli esperti

Sotto la lente di ingrandimento sono stati messi i vari aspetti del bullismo: un fenomeno in crescente aumento, spesso amplificato dalla tecnologia. In un mondo dove i rapporti interpersonali lasciano il posto alla realtà virtuale, il bullismo trova terreno fertile dove insinuarsi e dilagare.  “Il web è molto pericoloso perché se il bullo affronta la vittima di persona, può capire il dolore che provoca e se è empatico può decidere di smettere. Diversamente sul web questo non accade perché non si mette in gioco e perché non ci sono limiti - ha spiegato la dottoressa Vittorielli -  Ricordiamoci che i dispositivi non possono diventare sostituti delle relazioni di persona. Molti di noi hanno provato sulla propria pelle le emozioni che si provano nell’essere bullizzati, sentimenti talmente forti da accompagnare la nostra vita”. Parole che, di certo, fanno riflettere.

"Che tipo di persone volete essere?"

La responsabilità quindi può essere la chiave di volta. “Un buon genitore deve ascoltare il proprio figlio, coinvolgerlo, credere in quello che gli viene comunicato e prendere provvedimenti”, ha aggiunto Brunelli.  Una responsabilità  condivisa con la scuola e le autorità che lavorando in sinergia possono salvare oltre alla vittima, il bullo stesso.

“Bullo non è sicuramente bello, ogni azione ha una conseguenza che innesca un meccanismo che parte dalla vittima che chiede aiuto per tutelare sé stesso ma anche per aiutare a fermare una persona che in quel momento si sente forte perché è in un gruppo. Attenzione,  ragazzi, non è una sciocchezza” , ha poi sottolineato Francesca Tomasoni, presidente del consiglio di frazione di Padernello. “Cercate di capire che il mondo parte da voi. Parte dalla consapevolezza che avete di voi stessi, di quello che siete, di questa bolla in cui vi rintanate, in cui portate avanti il vostro essere . Vi invitiamo a riflettere su che tipo di persone volete diventare ed essere. Il gruppo è bello, fa star bene, ma guardiamo in che direzione vogliamo andare”.

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